Andremo alle urne 🗳 con il nuovo sistema elettorale (il Rosatellum bis), che prevede una quota (minore) di maggioritario e una (maggiore) di proporzionale.
(Dettaglio tecnico, lettura non necessaria: alla Camera, 232 seggi saranno ripartiti tramite collegi uninominali (un collegio=un seggio, in ogni collegio vince il candidato chi prende più voti), mentre 386 seggi saranno suddivisi proporzionalmente fra i candidati della lista (o coalizione di liste) che avranno ottenuto più voti, in ordine dal primo all’ultimo. I restanti 12 seggi appartengono alla circoscrizione estera. Al Senato, 101 seggi saranno scelti con sistema maggioritario, 193 con proporzionale. Sei i seggi della circoscrizione estero, uno per la Valle D’Aosta, sei per il Trentino.)
Chi vota una lista, esprime al contempo anche la preferenza per il candidato corrispondente.
E’ possibile fare un segno su entrambi, oppure fare il segno solo sul candidato del collegio. O ancora barrare una croce sul simbolo di lista.
Il risultato è equivalente (vedi l’esempio sotto).
Non è possibile esprimere singole preferenze sui candidati di lista così come non è possibile votare in modo disgiunto, cioè non è possibile votare una determinata lista e il candidato del maggioritario associato a un’altra lista.
In questo caso la scheda verebbe annullata.
In queste elezioni vi sono due schede:
- una rosa per la Camera 🌸
- una gialla per il Senato 🌻
I modelli delle due schede sono identici.
Le schede contengono il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste ad esso collegate.
I contrassegni delle liste hanno a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.
GUARDA COME VOTARE, PER NON SBAGLIARE:
(1) il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale.
(2) Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.
(3) Se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista nonché i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista.
(4) Se l’elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale.
Se l’elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo.
Elezioni 2018, il fac simile

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