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Il film si intitolava «Il mistero von Bülow» e per una volta la traduzione italiana era più semplice e diretta rispetto al titolo americano («Reversal of fortune»). Lo interpretava Jeremy Irons, straordinariamente enigmatico nel suo stile british carico di silenzi, di punti interrogativi e di risposte non dette.
Con «Il mistero von Bülow» Irons vinse anche l’Oscar del 1991 come miglior attore protagonista. Pochi se lo sono dimenticati, quel film di Hollywood. E molti sanno che la storia era più che ispirata a una vicenda vera, con gli stessi nomi e cognomi. Claus von Bulow incarna uno dei gialli non risolti del Novecento. Ha fatto scrivere torrenti di articoli, tra commentatori, psicologi e criminologi.
«Uno dei processi del secolo». L’accusa per Claus era di aver tentato di uccidere la moglie, la miliardaria Martha Sharp Crawford, alias Sunny von Bülow, due volte, mediante iniezioni assassine di insulina. Il primo processo produsse una sentenza di condanna: trent’anni in carcere. Ma Claus vinse il secondo round, quello dell’appello, ed un secondo processo non riuscì a dimostrare appieno la sua colpevolezza.

🦋 Martha Sharp Crawford, poi principessa Sunny von Auersperg, poi Sunny von Bülow, nacque il 1° settembre del 1931 a Manassas, piccolo paese della Virginia, dall’imprenditore di origine scozzese George Washington Crawford (1861-1935), ex presidente della Columbia Gas & Electric Companye da Annie Laurie Warmack (1900–1984), figlia del ricco fondatore della società calzaturiera di St. Louis International Shoe Company. In Virginia i genitori erano di passaggio durante il tragitto in treno per andare da Hot Spings a New York. Da bambina venne quindi detta “Choo-Choo” per la sua nascita particolare, prima di essere soprannominata “Sunny” a causa della sua natura solare.
Alla morte di suo padre, nel 1935 quando aveva solamente 4 anni, ereditò un patrimonio enorme, pari 100 milioni di dollari; sua madre si sposò in seconde nozze lo scultore e scrittore Russell Aitken.
Martha Sharp Crawford diventa principessa 👑
Il 20 luglio del 1957 sposò Alfred Eduard Friedrich Vincenz Martin Maria, principe von Auersperg, discendente di una ricca famiglia austriaca che aveva conosciuto in Svizzera come istruttore di tennis in un centro turistico. Dal principe von Auersperg ebbe due figli:
- Principessa Annie-Laurie “Ala” von Auersperg (nata nel 1958)
- Principe Alexander-Georg von Auersperg (nato nel 1959)

Sunny divorziò nel 1965 ed a quel tempo il patrimonio netto di Sunny era di oltre 75 milioni di dollari e comunque ridottosi di 1/4 rispetto a 30 anni prima… L’ex marito Alfred morì nel 1992 dopo nove anni di coma in seguito ad un incidente automobilistico avvenuto nel 1983 in Austria. Il 6 giugno 1966 sposò Claus von Bülow, un ex assistente del petroliere e magnate Jean Paul Getty, nella Brick Presbyterian Church a Manhattan. Insieme, hanno avuto una figlia:
- la contessa Cosima von Bülow Pavoncelli (nata nel 1967) che nel 1996 sposò il conte italiano Riccardo Pavoncelli.
Nel 1979 nel loro matrimonio si erano sviluppate forti tensioni e sia Sunny che Claus parlarono apertamente della possibilità di un divorzio.
Gli strani ricoveri del 1979 e del 1980, concomitanti alla loro crisi matrimoniale…
Il 26 dicembre 1979 dopo che la famiglia si era riunita per Natale a Clarendon Court, la tenuta di famiglia a Newport nel Rhode Island, Sunny venne trovata senza sensi e ricoverata in ospedale, dove cadde in stato di coma momentaneo per poi riprendersi in poco tempo.
Dopo una seria di test, i medici stabilirono che il coma era il risultato di un basso livello di zucchero nel sangue e l’avevano diagnosticata come ipoglicemizzante, avvertendola di non mangiare troppi dolci o sullo stare troppo a lungo senza mangiare.
Il marito Claus von Bülow non fu al momento giudicato colpevole ma in seguito fu accusato di aver causato questo incidente iniettando dell’insulina. Nell’aprile del 1980 Sunny fu nuovamente ricoverata in ospedale dopo essere apparsa incoerente e disorientata; i medici le riconfermarono di soffrire di “ipoglicemia reattiva”; consigliandole di mantenere il controllo dell’ipoglicemia seguendo una dieta rigorosa, limitando l’assunzione di zucchero ed evitando l’alcol.
Il terzo evento sospetto, del 1980


Il 21 dicembre 1980 mentre si trovava nuovamente con la famiglia nella sua tenuta in Rhode Island mostrò nuovamente segni di confusione e scoordinamento. Fu messa a letto dalla sua famiglia, ma al mattino fu scoperta svenuta sul pavimento del bagno. Venne portata all’ospedale dove divenne chiaro che questa volta aveva sofferto di gravi lesioni cerebrali che le avevano causato uno stato vegetativo persistente; dal giorno di quel tragico Natale Sunny venne ricoverata stabilmente al Presbyterian Hospital di Manhattan; pallida, eterea, quasi angelica, la bella Sunny ha dormito sempre in posizione fetale, senza segni di vita apparente; Martha ha continuato per tanti anni ad esistere nella curiosità e nel mistero, coccolata da medici che l’hanno nutrita tramite endovena tre volte al giorno.
A vent’ anni possedeva tutto: una fortuna da 75 milioni di dollari e una bellezza pari a quella di Grace Kelly. La sua era una tormenta vita, i due matrimoni, le aste di beneficenza, il volontariato e poi le feste tra Rhode Island e la Quinta Strada che riempivano i rotocalchi dell’epoca.
L’ultima immagine è forse quella dell’affascinante Glenn Close, suo alter ego nel film “Il caso von Bulow“: in vestaglia grigia mentre si corica su un letto da cui non si risveglierà mai. Dolce, timida, introversa e orfana di padre a 4 anni, crebbe con la teutonica madre, Anni Laurie Crawford.
Sunny però «Aveva il mal di vita» ha scritto William Wright, il biografo. «Era un’alcolizzata, una depressa ed incompiuta» ha detto di lei il marito.
Prima di andare a letto aveva cenato e guardato con i figli Alexander e Cosima la commedia natalizia Dalle 9 alle 5… orario continuato, poi aveva salutato i due figli; quando venne ricoverata nel sangue aveva una dose di insulina ben 10 volte superiore al normale inoltre erano già note le scappatelle del marito con l’amante Alexandra Isles, un’attrice di soap opera.
Sebbene le caratteristiche cliniche assomigliavano a un sovradosaggio di insulina, alcune delle prove di laboratorio suggerivano l’ipoglicemia.
La Corte d’appello ordinò la divulgazione delle note inviate dal procuratore dei figli di Sunny e del conte Auersperg. Egli, nelle note, dimostrava che Claus von Bülow non voleva interrompere il supporto economico vitale, come era stato affermato.
A causa delle crescenti tensioni coniugali tra Claus e Sunny von Bülow sorte nell’autunno del 1980, fece in modo che i due figli diventassero sospettosi, ritenendo che la sua lesione cerebrale fosse il risultato di un tentato omicidio da parte del secondo marito di Sunny.
Proprio i due figli maggiori persuasero Richard H. Kuh, l’ex procuratore distrettuale della contea di New York, ad indagare sulla possibilità che Claus von Bülow avesse tentato l’omicidio della loro madre. Dopo la raccolta delle prove, i pubblici ministeri del Rhode Island hanno presentato il caso a un grand jury che ha restituito un principio di accusa, e nel luglio 1981 è stato formalmente accusato di due capi di reato in omicidio.
Il processo del secolo 🏛
Primo grado
Il caso divenne rilevante a livello nazionale e venne definito il processo del secolo. Un processo che calamita un’attenzione enorme da parte dei media. Il primo processo mai trasmesso dalla televisione.
Il processo ebbe inizio nel febbraio 1982. Le prove presentate dall’accusa consistevano in prove circostanziali, imputazione di motivazioni finanziarie, ampie testimonianze di varie cameriere, tra cui Maria Schrallhammer che fu una testimone di spicco in entrambi i processi; poi seguirono: autisti, medici e personal trainer… e ancora: una borsa nera con farmaci e una siringa usata che riportarono contenere tracce di insulina e che vennero trovate nella casa di Claus von Bülow.
C’erano molte prove dell’uso eccessivo di sedativi, vitamine e altri farmaci da parte di Sunny, compresa la testimonianza di problemi di alcol e di abuso di sostanze. L’endocrinologo dell’Università di Harvard, George F. Cahill Jr., testimoniò invece che era convinto che il suo danno cerebrale fosse il risultato dell’insulina iniettata.
Claus von Bülow venne quindi condannato in primo grado a trent’anni di carcere per tentato omicidio.
Appello e assoluzione
Claus von Bülow assunse quindi come dinfensore per il suo appello il professore di legge ad Harvard Alan Dershowitz, Dershowitz ottenne il caso grazie al suo assistente e allora studente alla Harvard Law School Jim Cramer.
Cramer in seguito scrisse pubblicamente che von Bülow era “ampiamente colpevole” del crimine sulla moglie.
Dershowitz e gli altri avvocati produssero prove dell’uso eccessivo di droghe da parte di Sunny von Bülow, incluse testimonianze dello scrittore e attore Truman Capote e di Joanne Carson (seconda moglie del conduttore televisivo e comico Johnny Carson) e di più di dieci amici di Sunny.
Ulteriori testimonianze di esperti mesero in dubbio la validità delle prove, secondo cui una siringa conteneva tracce di insulina.
La corte d’appello annullò la condanna per diversi motivi.
Nel secondo processo, la difesa chiamò nove medici esperti, tutti professori universitari di fama mondiale, che hanno testimoniato che i due coma non potevano essere causati dall’insulina, ma da una combinazione di droghe (non iniettate) ma ingerite. oltre ad alcool e per le condizioni di salute croniche della vittima.
Gli esperti erano: John Caronna (presidente della neurologia alla Cornell University); Leo Dal Cortivo (ex presidente della US Toxicology Association); Ralph DeFronzo (professore di medicina alla Università Yale); Kurt Dubowski (professore di patologia forense all’Università dell’Oklahoma); Daniel Foster (professore di medicina all’Università del Texas); Daniel Furst, (professore di medicina all’Università dello Iowa); Harold Lebovitz (direttore della ricerca clinica agli State University of New York); Vincent Marks (professore di biochimica clinica all’Università del Surrey e vicepresidente del Royal College of Pathologists e presidente all’Association of Clinical Biochemistry); e Arthur Rubinstein (professore di medicina dell’Università di Chicago).
Altri esperti hanno testimoniato che l’ago ipodermico contaminato con insulina all’esterno (ma non all’interno) sarebbe stato immerso nell’insulina ma non iniettato (l’iniezione nella carne l’avrebbe ripulita).
Inoltre altre prove hanno anche dimostrato che il ricovero in ospedale di tre settimane prima del coma finale fosse causato dal fatto che Sunny avesse ingerito almeno 73 compresse di aspirina; una quantità che non poteva che essere fonte di un’auto-somministrazione a riprova dello stato mentale della Crowford.
Cahill ritrattò la sua testimonianza del primo processo e affermò che l’insulina era la spiegazione più ragionevole per il coma della Crowoford, ma che “né lui né nessun altro poteva mai essere sicuro al cento per cento della causa dei coma“.
L’epilogo e la sorte di Sunny dopo tanti anni di coma vegetativo…
La famiglia di Sunny rimase convinta che suo marito avesse tentato di ucciderla e fu sconvolta dal fatto che Cosima avesse scelto di prendere la parte di suo padre.
Nel 1981, la madre di Sunny, Annie Laurie Warmack Crowford Aitken, diseredò la nipote Cosima negandole la sua parte delle proprietà.
Annie Laurie Warmack Crowford Aitken morì il 4 maggio del 1984.
Nel luglio 1985, dopo soli dieci giorni dopo dall’assoluzione, di Claus von Bülow, Ala e Alexander von Auersperg intentarono una causa civile da 56 milioni di dollari contro di lui, per conto della madre.
Il 24 dicembre 1987, questo caso fu risolto in tribunale:
Claus von Bülow acconsentì a divorziare da Sunny, rinunciando a tutte le pretese per la sua fortuna, stimata tra 25 e 40 milioni di dollari e si trasferì a Londra;
In cambio, Cosima von Bülow venne reintegrata nel testamento della nonna materna ricevendo 30 milioni di dollari (1/3 terzo del patrimonio della Aitken).
Dopo il processo, Ala e Alexander von Auersperg fondarono il Sunny von Bülow National Victim Advocacy Centre a Fort Worth, in Texas, ora National Center for Victims of Crime con sede a Washington DC e la Sunny von Bülow Coma e Head Trauma Research Foundation a New York.
Sunny durante il lungo periodo in stato vegetativo venne nutrita per via endovenosa ed in occasione del suo settantesimo compleanno, nel 2002, nella clinica newyorkese dove era ricoverata dal 1980 vennerò chiamati un parrucchiere a tagliarle i capelli, un’estetista per trattare la sua pelle liscia e vellutata come quella di una bambina per non essersi esposta al sole da anni, ed un pianista che suonò per lei Chopin.

Sunny rimase in uno stato vegetativo permanente, fino alla sua morte, per arresto cardiopolmonare all’età di 76 anni, il 6 dicembre 2008, presso il Mary Manning Walsh Nursing Home di New York; il funerale si svolse il 14 gennaio 2009, presso la Brick Presbyterian Church di New York, alla presenza dei tre figli, la stessa chiesa in cui si erano sposati i von Bülow nel 1966.
Martha Sharp “Sunny” Crawford, principessa von Auersperg, nota come Sunny von Bülow, è sepolta nel cimitero della chiesa di Saint Marys a Portsmouth in Rhode Island, non lontano dalla sua tenuta.

Chi era Claus von Bülow?
Claus von Bülow naque a Copenhagen l’11 agosto del 1926. Studiò in prestigiosi istituti privati e nell’università di Cambridge, ottenendo la laurea in legge. Lasciò l’attività giuridica per diventare l’assistente esecutivo del miliardario John Paul Getty.
In un party estivo nella villa Getty, ecco il colpo di fulmine che segna la sua vita, l’incontro con la principessa Sunny von Auersperg, nata sotto il nome di Martha Crowford; un titolo nobiliare acquisito nel matrimonio con un principe austriaco.
La donna ricambia l’amore, divorzia e abbraccia la nuova vita con Claus: è il 6 giugno 1966. Ricchi, innamorati, pieni di cultura. Sembra una favola, ma non c’è lieto fine.
Nasce la figlia, Cosima, ma il matrimonio comincia a disgregarsi. Claus si lamenta pubblicamente del rapporto con Sunny e instaura la «love affair» con l’ex attrice di soapopera, Alexandra Isles, correva il 1979. La giovane attrice gli chiede di divorziare, lui rifiuta; le ragioni economiche sono più forti di quelle del cuore.
Un mistero che si è chiuso senza alcuna condanna ma con tante ombre. L’impressione rimane sempre la stessa: di un cerchio che non si chiude.
Cosima von Bülow insieme ai fratellastri Ala e Alexander von Auersperg hanno diviso una fortuna stimata attorno ai 150 milioni di dollari.
Claus von Bülow trasloca dagli Usa in Inghilterra.
Sono passati quasi 10 anni dalla morte di Sunny e quindici dalla fine della causa legale…
Jeremy Irons, con quella sua famosa interpretazione magnetica, ha fatto un grande favore a Claus: ha sostituito il suo volto, restituendogli la privacy. Nessuno ricorda più il suo vero viso.
Nessuno potrà più conosere i segreti che portava dentro di sé; una verità nascosta che non vedrà mai la luce…
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