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Introduzione…
L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.
(Pablo Picasso)
Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.
(San Francesco d’Assisi)
Un artista è uno che produce cose di cui la gente non ha alcun bisogno ma che lui – per qualche ragione – pensa sia una buona idea darle.
(Andy Warhol)
Con un’opera d’arte bisogna avere il comportamento che si ha con un gran signore: mettervisi di fronte e aspettare che ci dica qualcosa.
(Arthur Schopenhauer)
Introdurre un Artista non è mai facile e quindi è sempre opportuno che lo faccia un altro autorevole Artista!
La signora Luigia Lollobrigida, nota come Gina Lollobrigida o ancora Lollo, è diventata famosa attraverso i suoi film e tutt’oggi è ritenuta una delle più importanti dive non solo italiane ma internazionali, la sua è la stella numero 2628 fra quelle sul famoso boulevard (Hollywood Walk of Fame).
I ricordi di Gina Lollobrigida dal “The New York Time”
“Mi domando cosa possono pensare i bambini della guerra. Io che sono cresciuta durante la Seconda guerra mondiale non potrò mai dimenticare le esperienze vissute. Con i miei genitori e tre sorelle vivevamo nella cittadina di Subiaco, nell’Italia centrale, a circa 80 km a est di Roma.
La nostra casa era un grande edificio, un vecchio albergo che era stato occupato dai tedeschi. A casa, quando sentivo i bombardamenti degli americani, mi nascondevo sotto un tavolo molto grande su cui venivano tagliati i tronchi di legno per il laboratorio di mobili di mio padre.”
Non tutti sanno che Gina è sempre andata dove la porta il cuore ♥️, da ragazza seguì la sua passione iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di via Ripetta a Roma e per pagarsi gli studi faceva caricature a carboncino sulla scalinata di piazza di Spagna.
La visione e la creazione delle sue opere, per Gina Lollobrigida, è proietta nella tradizione, una scelta coraggiosa in un momento di fioritura delle più disparate correnti avanguardiste.
La struttura plastica dei suoi lavori è improntata alla tendenza costante a rompere la staticità della materia e conferire, per mezzo della composizione, movimento alle forme nello spazio, senza mai dimenticare il suo vissuto, trasponendolo nella materia della scultura.
Sono ricordi nitidi che Gina Lollobrigida ha voluto rendere tangibili e fare in modo che l’indelebile opera delle sue pellicole cinematografiche 🎥 potesse diventare, seppure in minima parte, meno effimera.
Ciò è particolarmente evidente nei lavori dove l’artista affronta il tema della danza, nel contrasto densamente espressivo tra le eleganti e possenti linee che scontornano la figura e la lieve stoffa degli abiti che sembrano mossi da refoli di vento 🌬.
Negli anni ’90 ha ripreso in pieno la sua attività di scultrice, che aveva trascurato per il cinema. Ha modellato più di sessanta sculture ❗, di cui alcune in marmo ed anche talune di grandi dimensioni.
Gina ha seguito tutte le fasi del lavoro nei laboratori e nelle fonderie di Pietrasanta: dall’idea, alla preparazione, al lavoro in creta e al ritocco delle cere fin alla fusione in bronzo. Ha lavorato personalmente alla finitura delle parti più delicate, manovrando come un esperto operaio frese e carte abrasive, fino alla doratura in oro a 24 carati di molte delle sue sculture, come detto, molte delle quali dedicate ad alcuni dei suoi personaggi cinematografici. Per anni, come tutti i veri artisti umili e riservati, ha tenuto gelosamente nascoste le sue opere.
Anche nelle composizioni statiche 🖌 (nei ritratti e nelle figure allongées) è sempre presente una sorta di sotterranea dinamica interiore, per così dire emotiva (recesioni, in parte, di Irina Antonova, Direttrice del Museo Puškin delle Arti Figurative di Mosca).