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Ultime recensioni 📄 di giajr:
- Quasi nemici – L’importante è avere ragione (recensione del 11/11/2018)
- Maria Maddalena (recensione del 16/03/2018)
- Il filo nascosto (recensione del 28/02/2018)
- A casa tutti bene (recensione del 18/02/2018)
- Chiamami col tuo nome (recensione del 07/02/2018)
- The Post (recensione del 04/02/2018)
- Come un gatto in tangenziale (recensione del 12/01/2018)
- Assassinio sull’Orient Express (commento del 26/12/2017)
- La ruota delle meraviglie (recensione del 23/12/2017)
- Suburbicon (recensione del 14/12/2017)
- Il medico di campagna (recensione del 31/12/2016)
- Big Eyes (recensione del 15/05/2016)
- Dio esiste e vive a Bruxelles (recensione del 14/05/2016)
- Perfetti sconosciuti (recensione del 12/05/2016)
- Senza lasciare traccia (recensione del 10/05/2016)
- Briciole sul mare (recensione del 10/05/2016)
- Senza lasciare traccia (recensione del 05/05/2016)
- Il condominio dei cuori infranti (recensione del 14/04/2016)
- Una notte con la Regina (recensione del 14/04/2016)
- Il ponte delle spie (recensione del 21/01/2016)
- Irrational Man (recensione del 06/01/2016)
- Il segreto dei suoi occhi (recensione del 15/11/2015)
- Snoopy & Friends – Il film dei Peanuts (recensione del 12/11/2015)
- Youth – La giovinezza (recensione del 28/05/2015)
- Ritorno al Marigold Hotel (recensione del 01/05/2015)
Quasi nemici – L’importante è avere ragione |
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Un film dal tratteggio romanzato di una realtà…
di giajrdomenica 11 novembre 2018 |
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Regia di Yvan Attal. Un film Da vedere 2017 con Daniel Auteuil, Camélia Jordana, Yasin Houicha, Nozha Khouadra, Yvonne Gradelet. Cast completo Titolo originale: Le brio. Genere Commedia – Francia, 2017, durata 95 minuti. Uscita cinema giovedì 11 ottobre 2018 distribuito da I Wonder Pictures. |
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Il film nel trattare la tematica dell’arte della retorica è interessante ed ha un suo slancio culturale/accademico ben definito. Anche il tema dei giovani arabi della seconda generazione in Francia non è per nulla da sottovalutare e doverosamente deve essere, il più possibile, oggetto di proficua discussione e rappresentazione storica. L’unico punto che allontana dalla realtà, romanzando (forse a ragione, trattandosi di una commedia) questo film è il carico di valori positivi che indossano Neila (la protagonista), la sua famiglia (mamma e nonna), il suo fidanzato ed i suoi amici d’infanzia. Sono tutti personaggi molto positivi che sicuramente non rappresentano il reale fenomeno sociale nella sua totalità. Per questo si può concludere dicendo questo film tratteggia in modo romanzato una realtà, anche problematica, di questo decennio. GIAJR.COM |
Maria Maddalena |
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Un film di Garth Davis. Con Rooney Mara, Joaquin Phoenix, Chiwetel Ejiofor, Tahar Rahim, Shira Haas. continua»
Titolo originale Mary Magdalene. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 120 min. – Gran Bretagna 2018. – Universal Picturesuscita giovedì 15 marzo 2018.
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Pacatezza e raffinatezza che ti tengono sul filodi giajr |
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mercoledì 28 febbraio 2018 | ||||
Pacato e raffinato, ma al contempo stimolante… Sapiente è la capacità nel trattenere l’attenzione dello spettatore. Un film che possiamo paragonare ad un ricamo eseguito da un’abile mano di una anziana signora … assimilabile ad una canzone soft jazz, del tipo blue moon di Billie Holiday, cantata da Frank Sinatra (anni ’50). Il filo nascosto è un’opera che rimarrà nel tempo e che diventerà sicuramente un film cult. Un’ambigua relazione tra tutti i protagonisti (lui, lei, la sorella, le clienti, il medico), in cui il non detto determina il fulcro del film. Una NON introspezione che porta ad analizzare i personaggi fino all’ultimo fotogramma; un finale inatteso e non prevedibile sono le due alchimie che possono consentire molteplici chiavi interpretative. Perché è stato scelto il titolo “il filo nascosto”? sicuramente per i messaggi che l’artista nascondeva nei suoi abiti ma anche quel sottile filo perverso che lega i due protagonisti principali. Come in tanti film vi è un tema che torna: la vulnerabilità del potente e dell’uomo di successo. Un film magistrale nella regia, nella fotografia, nella scenografia. Perfettamente ritagliati i ruoli degli attori calati nei personaggi, in una capacità interpretativa eccellente. I colori e le luci calde ed avvolgenti si riallacciano al concetto soft jazz/blues cui la forma originale è caratterizzata da una struttura melodica ripetitiva (lo star male del protagonista, la sua debolezza, poi la sua ripresa, la forza e ancora lo star male, la debolezza, la ripresa… e via di questo passo…). Parola di giajr.com |
Troppa esasperazione in un film con grandi attese
di giajr |
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domenica 18 febbraio 2018 | ||||
Troppa esasperazione per un film dalle grandi potenzialità.
Un cast veramente eccezionale, nessuno escluso, ottima l’ambientazione e la fotografia.
É il film che in sé e per sé non convince… Sembra qualcosa di già visto, ma soprattutto in più brutto… un po’ di “Parenti serpenti”, un po’ di “Speriamo che sia femmina”… Trama scontata, che scimmiotta gli anni ’90; poi l’isterismo collettivo disegnato addosso un po’ a tutti i personaggi, così come l’emersione dei loro rispettivi segreti o scheletri nell’armadio, che dir si voglia, risultano stucchevoli. Forse, la volontà di rappresentare la famiglia come un covo di vipere nasce da una personale esigenza del regista e probabilmente dal suo personale vissuto.
Una cosa é certa: tanto dispendio di carte vincenti non è stato sufficiente a rendere questo film il capolavoro che doveva e voleva essere. Parola di giajr.com |
Un film colto e molto gradevole
di giajr |
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mercoledì 7 febbraio 2018 | ||||||
La miglior definizione per questa gradevole pellicola è quella di un “film colto”.
Lo sono i dialoghi, le ambientazioni tanto da creare uno scorcio di una Italia del nord che negli anni ottanta non era così facile da trovare (e forse nemmeno adesso). Un film sicuramente ben fatto, anche se non possiamo non evidenziare la trascuratezza per alcuni particolari che alla fine, davanti ad un occhio attento, si palesano in veri e propri anacronismi (ad esempio, una Fiat Regata la cui commercializzazione è partita nel 1983 che nel film è invece vecchia e logora…); nulla di grave comunque, che di certo non intacca la valutazione globale del film. Bravi gli attori inclusi quelli minori, così come la scenografia, fotografia e la regia… Il film che mi ha ricordato in più momenti qualcosa di già visto, ed in particolare un altro film degli anni ottanta dal titolo “Maurice” (film del 1987 diretto da James Ivory, con James Wilby ed un giovanissimo Hugh Grant)… contesti analoghi che narravano la storia troncata e non sviluppata di un vero amore tra due giovani uomini. Per un attimo poi, ma solo per pochi istanti, sarà stato per via delle colonne sonore, mi è tornato alla mente un film cult sempre anni ottanta “il tempo delle mele”… ed anche con annesso un Pierre Cosso reincarnato in Oliver… Comuque, si tratta di un film veramente gentile (d’essai) e con un messaggio sociale che oggigiorno può essere utilmemte ribadito. …E vuoi vedere che “chiamami con il mio nome”, forse, vince anche un Oscar? |
Un frammento di storia in un film importante
di giajr |
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domenica 4 febbraio 2018 | ||||||
Ormai siamo abituati così, quando si parla di Maryl Streep, Tom Hanks e Spielberg tutto diventa importante e ben fatto. Si tratta di veri artisti, portatori di una professionalità e capacità eccezionali. E ora veniamo al film, un frammento di storia che riporta innegabilmente alla nostra realtà odierna, per evidenti parallelismi. La storia di un giornale importantissimo e della sua (casuale per varie ragioni) editrice storica kathrine Meyer Graham, l’irrisolta tragica vicenda del Vietnam, i chiaroscuri delle presidenze USA… a partire da Nixon e via andare… Un film con una storia ben approfondita e studiata, ricco di particolari scenografici, sfumature che devono essere colte e non sottovalutate; dai costumi alle ambientazioni. Un film da vedere che certamente farà incuriosire e porterà tanti ad approfondire autonomamente tutte le sfaccettature storiche che ne emergono. |
Divertente ma non scontato
di giajr |
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venerdì 12 gennaio 2018 | ||||
Questo film, sicuramente divertente, non deve essere considerato un film comico. La storia conduce in talune realtà che sono ben presenti nelle nostre periferie. La coabitazione tra culture diverse, la difficoltà di essere integrati nel tessuto sociale, il conflitto culturale che esiste ad ogni livello ed ovunque, fino a farci ricordare che l’africano è in conflitto con l’africano, che l’italiano è in conflitto con l’italiano, il romano con il romano (basta cambiare il quartiere)… un film che deve essere visto con attenzione e che inevitabilmente farà riflettere. Una storia che alla fine è delicata ma anche un po’ amara, volutamente creata dopo uno studio sociologico accurato e non casuale… si pensi allo scorcio della società snob di Capalbio (ascoltatene i dialoghi) pensate alla scena del cinema in lingua armena, ecc. Gli attori sono veramente bravi e le ambientazioni azzeccate. Ci sono scene anche spassose…. e comunque una realtà emerge: certe storie nascono per caso e durano come un gatto in tangenziale (la storia tra i due adolescenti) ed altre che nascono sempre per caso durano per sempre… forse… |
Fedele all’originale e sempre di classe.
di giajr |
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martedì 26 dicembre 2017 | ||||||
Chi non ricorda la versione originale? Anche allora un cast eccezionale ed oggi non è stato fatto nulla di meno. Il testo di Agatha Christie non è stato minimamente stravolto, anzi! Talmente fedele che per certi versi ci si aspettava qualcosa di nuovo che stupisse lo spettatore. Questo film è indubbiamente ben fatto, ottima la fotografia e gli effetti computerizzati. Nulla da dire sugli attori che sanno il fatto loro… diciamo solamente che alla fine dei conti si tratta di un ottimo remake! Non è grave però ed il film merita di essere visto… per gli appassionati però l’oiginale è meglio… |
Da leggere con attenzione, Woody è sempre Woody!
di giajr |
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sabato 23 dicembre 2017 | ||||||
Ottimo il testo, la scenografia, bravissimi gli attori, perfetti i dialoghi e una regia unica! Woody è unico, una impronta inconfondibile, già dalla colonna sonora iniziale. Che dire! Un film introspettivo profondo che scandaglia l’animo umano nelle sue pieghe e in tutte le età: il bambino, la giovane donna ed il giovane uomo, l’uomo e la donna matura… L’uomo e le sue misere, le sue sofferenze, i dilemmi e l’amore che troneggia incontrastato, silenzioso ed imperturbabile. Sempre presenti le passeggiate dei protagonisti (già viste in altri suoi film), la voce narrante (anch’essa una costante) e la mitica New York che Allen custodisce nel suo dna. E poi che dire, se non che si deve prendere atto che questo film ci rammenta quali sono le debolezze della maggior parte degli uomini, quelli che non hanno il coraggio di svoltare il loro destino. Un film da vedere e mettere nella propria cineteca personale. |
Un film niente male che richiama vaghi ricordi….
di giajr |
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giovedì 14 dicembre 2017 | ||||
Un film piacevole, che sicuramente tratteggia il perbenismo degli anni 50, quelli americani del boom economico.
Un innegabile quanto palese omaggio all’inimitabile Hitchcock ed al contempo un forzato richiamo alla causa dell’integrazione “nera” che tra gli anni 50 e 60 in America è stata foriera di violenti scontri e disgrazie enormi… per certi versi ed in alcuni stati USA una integrazione ancora ostica al giorno d’oggi (assurdo a dirsi , ma è così per davvero!). Bravi gli attori, poveri i dialoghi ma adatti per questo tipo di film basato sul falso perbenismo iconografico. Promosso il regista Clooney che forse ha volutamente ecceduto perdendo di vista alcune accortezze per gli spettatori più attenti. Nel complesso un film buono che merita di essere consigliato. |