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Quadri Celebri rivisti da Botero… 🖼
Le Nature Morte secondo Botero… 🍊
Il Circo di Botero… 🎪
La Corrida di Botero… olè! 🐂
Le Famiglie di Botero… 👨👩👧👦
Opere Sacre secondo Botero… amen! ⛪
I Politici di Botero… 🏛
Scene di Bagno per Botero… 🛁
Caratteristica della sua pittura è l’insolita dilatazione che subiscono i suoi soggetti, che acquistano forme insolite, quasi irreali. Ma è un passaggio necessario per ben far comprendere la necessità di colore delle sue opere. L’artista si rivela sostanzialmente distante dai suoi soggetti. Ed è proprio questa freddezza che fa scomparire dai personaggi la dimensione morale e psicologica. Gli sguardi sono sempre persi nel vuoto, gli occhi non battono, sembra quasi che osservino senza guardare.
Interessante anche la rappresentazione del tempo, elemento presente in molte opere di Botero, in cui lo stesso soggetto può essere raffigurato in momenti diversi; in altre il tempo è simboleggiato da orologi.
Importante nella sua galleria pittorica la trattazione dei temi sacri (vedi sopra), cui Botero dedica molte sue creazioni, permeando l’intera produzione: dai suoi paesaggi urbani emergono regolarmente grandi cattedrali, campanili, cupole; così come appare spesso considerato il soggetto della maternità, nel quale talvolta l’autore identifica la Madonna con il Bambino. In un disegno del 2006, l’artista riprende una scena già dipinta in precedenza, rimuovendo tuttavia alcuni dettagli moderni a lui cari (l’orologio della madre, la poltrona) e rappresentando il bambino con una ferita sul costato. Frequenti anche i ritratti di religiosi ed ecclesiastici (la rappresentazione delle Sante opera una traslazione splendida della loro simbologia iconografica verso il concetto di Donna).
Uno degli artisti contemporanei che fanno segnare la maggior distanza tra critica e pubblico è sicuramente Fernando Botero. Amato in maniera incondizionata da gran parte del pubblico e guardato con sufficienza da molti critici, se non snobbato o addirittura respinto. In un articolo del 2011 apparso sulla rivista Art in America Magazine, la critica Charmaine Picard riportava il giudizio sull’artista espresso nel 1999 dalla curatrice Rosalind Krauss, secondo la quale Botero “non ha assolutamente niente a che fare con l’arte contemporanea”. E la Picard stessa ci rende edotti del fatto che le figure di Botero “vengono distrutte dai detrattori in quanto semplicistiche caricature di figure in carne, inserite in soleggiati contesti familiari”. Per Arthur Danto, le sue sculture “non sono sufficientemente serie da richiamare l’esame della critica”. Altri giudizi sono stati raccolti da Edward Sullivan in un saggio sull’artista colombiano: è stato dunque alternamente definito un fenomeno commerciale, un autore autoreferenziale, un artista slegato dalla realtà. Ovviamente esiste anche una buona parte della critica che invece apprezza il lavoro di Botero: nonostante ciò rimane nettissimo lo stacco tra il mondo degli “addetti ai lavori” e quello del pubblico, per il quale Botero è considerato una sorta di icona dell’arte contemporanea, riconoscibile al pari dei più grandi artisti di sempre, da Leonardo da Vinci a Warhol passando per Caravaggio e Picasso.