👄 Andy Warhol, un genio del marketing e il padre della Pop Art!

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Warhol nasce come grafico pubblicitario. Parte da quella che è stata forse la maggiore rivoluzione del Diciannovesimo secolo – la fotografia – per imporre al mondo dell’arte del Novecento la sua straordinaria capacità disegnativa, che ne fa, senza dubbio, il padre della Pop Art.

POP ART  by ANDY WARHOL

Andy quindi abbandonò a poco a poco la tradizionale tecnica del dipinto a mano (come la maggior parte dei contemporanei facevano), sostituita dalle tecniche “silk screen”, che permettono di ricopiare su tela delle particolari immagini fotografiche. L’elenco abbastanza corposo delle tecniche “silk screen” testimoniano la grande capacità artistica e la volontà dell’autore a migliorarsi e a ricercare procedimenti di stampa che riescano a produrre il lavoro in meno tempo possibile.
Un’importante svolta della sua “carriera” artistica è stata, come già accennato prima, l’uso della serigrafia. Infatti è del 1962 la prima opera basata su questa tecnica di stampa, che non è altro che una serie di copie di qualità di un particolare dipinto o disegno, che consente quindi di creare opere seriali: appartengono a questo periodo le più famose opere dell’autore (vedi le tante illustrazioni). Osservando queste opere viene da pensare che non occorra una grande capacità e tendenza artistica per crearle: tutto ciò è proprio la convinzione e la finalità di Warhol il quale, ottenendo un vastissimo successo, dimostrò come l’arte possa essere alla portata di chiunque e un genere di largo consumo, non solo un beneficio di particolari èlite.

ANDY WARHOL: OPERE

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La rappresentazione (banale, perché no?) della scatola di  zuppa Campbell si pone prepotentemente nella società mondiale come simbolo del successo Americano, di una situazione di forte incremento economico e industriale ma anche, come analizza William Benjamin nel suo libro, simbolo di un opera d’arte che possa essere tecnicamente riproducibile, ovvero che possa essere un’icona pronta per essere commercializzata e, quindi, destinata alla vendita in un mercato popolare (e non di èlite).

La nascita della Pop Art (appunto Popular Art) è proprio espressione della cultura popolare, dell’arte che si riferisce alle esigenze e alla mentalità della collettività diventando beneficio comune.


La “serialità” in Warhol è una geniale rappresentazione della creatività e del fascino “estetico”.


Gerard Malanga, assistente dell’artista ha lasciato scritto: “Andy era affascinato dagli scaffali degli alimentari nei supermercati e dall’effetto ripetitivo e meccanico che essi creavano… 

Andy voleva meccanizzare completamente il suo lavoro”. Warhol ha scritto: “Mentre guardi alla televisione la pubblicità della Coca-Cola, sai che anche il Presidente beve Coca-Cola, Liz Taylor beve Coca-Cola, e anche tu puoi berla. Una Coca è una Coca, e nessuna somma di denaro può procurarti una Coca migliore di quella che beve il barbone all’angolo della strada. Tutte le Coche sono uguali e tutte le Coche sono buone. Liz Taylor lo sa, lo sa il Presidente, lo sa il barbone e lo sai anche tu”. Così per la sua opera: tutti, in teoria, possono fruirne. Egli lancia un messaggio nuovo. Pensiamo ai maestri della grafica dei secoli precedenti: Goya, Piranesi hanno riempito il mondo di immagini straordinarie. Così è stato per Warhol.

Parliamo dei ritratti… 

regine, personaggi celebri, vere e proprie icone della contemporaneità raccontati anch’essi, in fondo, al pari d’un prodotto commerciale.

Va detto innanzitutto che Warhol era un ritrattista che spesso lavorava su commissione, facendosi pagare profumatamente.

… e GIANNI?

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A metà degli anni Sessanta, Warhol passa dalla tecnica della serigrafia su tela ai “Multipli”. I fogli ripetuti assumono però caratteristiche di unicità per via delle differenti gamme cromatiche che originano diverse cariche emotive.

Warhol interveniva col pennello sui singoli esemplari, “correggendo” l’emulsione fotografica riportata sulla tela. In qualche caso si tratta di piccoli dettagli, semplici accorgimenti; talvolta, invece, ci troviamo di fronte ad una vera, completa “ridipintura”. Comunque sia, ogni multiplo si distingue dagli altri, divenendo espressione di differenti stati d’animo.

ANDY WARHOL, omaggio a Ingrid Bergman

ANDY WARHOL gioca con gli statisti…

ANDY WARHOL, il gioco e la fantasia…

ANDY WARHOL e la natura…

Warhol ci ha lasciato capolavori eseguiti con tecniche raffinatissime, impreziositi dall’uso di sabbie, colori particolari, persino polvere di diamante.


Marilyn Monroe by Andy Warhol

La ripetizione seriale del dipinto raffigurante l’attrice Marilyn Monroe trasformò il suo volto in una icona della società americana. Andy Warhol applicò questa trasformazione a prodotti commerciali e mediatici creando una moderna mitologia  del consumismo.

Andy WarholMarilyn Monroe, 1967, serigrafia a colori, cm 91,5 x 91,5 ogni modulo. Colorado, Powers Art Center, Collezione John e Kimiko Powers

L’ICONA DI UNA GIOVANE DIVA MORTA TRAGICAMENTE

L’installazione intitolata Marilyn Monroe di Andy Warhol è formata da 9 serigrafie a colori. Il volto di Marilyn Monroe è ripetuto per ogni modulo con variazioni di colore. Fu in seguito alla morte prematura dell’attrice nel 1962, che Andy Warhol decise di trasformare il volto della donna in icona di massa.

Così come ha fatto con JAMES DEAN…

LO STILE DELL’INSTALLAZIONE MARILYN MONROE

La serializzazione con la quale Andy Warhol creò le sue installazioni fu utilizzata anche in questo lavoro dedicato all’attrice Marilyn Monroe. Alla base delle sue operazioni artistiche vi fu la trasformazione in icona di un prodotto commerciale o di un prodotto mediatico. In questo caso, l’attrice Marilyn Monroe, si può intendere come un prodotto mediatico in quanto diva del cinema hollywoodiano e mondiale. Come in Scatole di Campbell’s soup anche il volto della diva si trasforma nell’icona di un desiderio di massa.

La rappresentazione del solo volto incorniciato, in modo molto stretto, è una delle condizioni che producono l’icona. In seconda battuta, poi, viene la ripetizione modulare. Si aggiunge, quindi, la trasformazione in un’immagine semplice e quasi bidimensionale come quelle dell’arte greca ortodossa e bizantina. Infine, la riproposizione di diversi colori nella stessa installazione per definire un continuo e rinnovato desiderio di possesso. Ogni modulo viene stampato in modo semi artigianale per rimarcare la derivazione industriale dell’icona di massa.

IL COLORE E L’ILLUMINAZIONE

Ogni modulo possiede una gamma cromatica diversa e un trattamento specifico. Il ritratto fotografico viene manipolato da Andy Warhol attraverso un processo di solarizzazione e di viraggio fotografici. I colori variano in ogni modulo come anche gli accordi cromatici. Nell’insieme si forma un effetto decorativo che viene equilibrato nell’intera installazione.

LO SPAZIO NELL’INSTALLAZIONE DI ANDY WARHOL

Il ritratto di Marilyn Monroe, rispetto al singolo modulo non ha alcuna resa spaziale tridimensionale. Infatti, in quanto immagine iconica, la sua lettura deve essere immediata. L’immagine è, quindi, bidimensionale e si staglia contro un fondo uniforme che la ritaglia e la mette immediatamente in evidenza già a partire dalla sua sagoma molto riconoscibile.

LA COMPOSIZIONE E L’INQUADRATURA

L’inquadratura dell’immagine è quadrata e incornicia in modo stretto e senza lasciare spazi intorno il volto di Marilyn Monroe. In questo modo ogni particolare senza significato al di là della sua iconicità viene tagliato fuori. La composizione dell’intera installazione è quadrata e riprende la stessa proporzione del singolo modulo. Al centro si trova il modulo con colore più acceso, intorno, invece moduli che creano una sorta di eco figurativi che incorniciano quello centrale.

Andy Warhol

👄 Andy Warhol

Andy Warhol

Warhol nacque a Pittsburgh, in Pennsylvania, il 6 agosto del 1928, ultimogenito dei quattro figli di Ondrej Warhola (che anglofonizzò il proprio nome in Andrew Warhola poco dopo il suo arrivo negli Stati Uniti; 1889-1942) e di Júlia Justína Zavacká (1892-1972), ambedue modesti immigrati lemchi originari di Miková (un paese situato nell’odierna Slovacchia nord-orientale). Warhol mostrò subito il suo talento artistico, e studiò arte pubblicitaria al Carnegie Institute of Technology, l’attuale Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Dopo la laurea, ottenuta nel 1949, si trasferì a New York. La “grande 🍏mela” gli offrì subito molteplici possibilità di affermarsi nel mondo della pubblicità, lavorando per riviste come Vogue e Glamour.

Il 3 giugno 1968 una femminista radicale nonché artista frequentatrice della “Factory”, Valerie Solanas, sparò a Warhol e al suo compagno di allora, Mario Amaya. Entrambi sopravvissero, nonostante che le gravissime ferite riportate da Warhol avessero fatto temere il peggio. Le apparizioni pubbliche di Warhol dopo questa vicenda diminuirono drasticamente: l’artista si rifiutò di testimoniare contro la sua assalitrice e la vicenda passò in second’ordine per via dell’assassinio di Bob Kennedy, avvenuto due giorni dopo.

Morì cinquantottenne a New York il 22 febbraio 1987, in seguito a un intervento chirurgico alla cistifellea, dopo aver realizzato Last Supper, ispirato all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. I funerali si svolsero a Pittsburgh, sua città natale, e a New York venne celebrata una messa di suffragio. Nella primavera del 1988, 10.000 oggetti di sua proprietà furono venduti all’asta da Sotheby’s per finanziare la “Andy Warhol Foundation for the Visual Arts“. Nel 1989 il Museum of Modern Art di New York gli dedicò una grande retrospettiva.

Andy Warhol e l’arte nella Pop Art

Dopo la morte, la fama e la quotazione delle opere crebbero al punto da rendere Andy Warhol il “secondo artista più comprato e venduto al mondo dopo Pablo Picasso“. Il fratello Paul Warhol, allevatore di polli che non aveva mai posseduto “un particolare talento per l’arte, utilizzò la tecnica di Andy di ricavare stampe da fotografie”. In tal modo riuscì a vendere poster di lattine di fagioli e “una serie di opere d’arte con la sua firma, realizzate facendo camminare delle galline sulle tele dopo averne immerso le zampe in colori acrilici”.


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