I MITICI TELEFILM “detective solitari” 🔍 (45/60′ minuti) DEGLI ANNI ’60, ’70, ’80, ’90… 📺

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DETECTIVE AUTONOMI… chi fa da sé…

La signora in giallo

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Titolo originale Murder, She Wrote
Paese Stati Uniti d’America
Anno 1984-1996
Formato serie TV
Genere giallo
Stagioni 12
Episodi 264 + 4 film TV
Durata 45 min (episodio)
Lingua originale inglese
Ideatore Peter S. FischerRichard LevinsonWilliam Link
Interpreti e personaggi
Produttore esecutivo Angela Lansbury
Prima TV originale
Dal 30 settembre 1984
Al 19 maggio 1996
Rete televisiva CBS
Prima TV in italiano
Dal 1º giugno 1988
Al 9 aprile 1997
29 ottobre 2011 (ep. 3×08)
24 giugno 2016 (ep. 1×21)
Spin-off Provaci ancora, Harry

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La signora in giallo (Murder, She Wrote) è una serie televisiva statunitense di genere investigativo, ideata da Peter S. Fischer, Richard Levinson, William Link. La serie, che vede Angela Lansbury nel ruolo della scrittrice e detective dilettante Jessica B. Fletcher, andò in onda settimanalmente sulla CBS dal 1984 al 1996, e continuò con diversi film per la televisione fino al 2003.

La serie fu nominata più volte nella categoria Miglior serie drammatica, totalizzando due premi ai Golden Globe su sei candidature, ma nessuna vittoria agli Emmy Award, nonostante due candidature. Angela Lansbury fu candidata ad un totale di dieci Golden Globe e dodici Emmy Award per la sua interpretazione ne La signora in giallo, detenendo per molti anni il record per il maggior numero di nomination nelle categorie Miglior attrice Golden Globe e Migliore serie drammatica Emmy Award.

Le scene ambientate a Cabot Cove (cittadina fittizia del Maine) sono state girate nella cittadina di Mendocino, in California, dove è ancora presente l’imponente casa vittoriana di Jessica. Dopo la conclusione della serie, nel 1996, vennero girati quattro film TV, messi in onda fra il 1997 e il 2003. La serie rivive successivamente nella serie di romanzi scritti da Donald Bain e nel gioco per PC distribuito nel 2009 dalla Legacy Interactive.

La serie si svolge raccontando la vita quotidiana di un’insegnante d’inglese in pensione, Jessica B. Fletcher, che, dopo essere rimasta vedova intorno ai cinquant’anni del marito Frank, diventa quasi per caso una scrittrice di successo. Nonostante la fama e la fortuna ottenute, Jessica continua a vivere una vita semplice e salutare, risiedendo nel piccolo paese di Cabot Cove, sulla costa del Maine, e coltivando le sue vecchie amicizie, che la portano spesso in giro per il mondo.

La trama della serie è caratterizzata dal continuo verificarsi di assassinii ed omicidi che risvegliano l’insaziabile curiosità della protagonista, portando Jessica a risolvere i casi della più varia natura. Nella maggior parte degli episodi Jessica collabora con detective e sceriffi, i quali, molto spesso, intendono arrestare l’individuo più facilmente sospettabile. La polizia viene puntualmente smentita dalla Fletcher, che, intuendo l’innocenza dell’arrestato, riesce ad individuare mediante indagini, prove e astute domande l’identità del colpevole.

Il rapporto di Jessica con le forze dell’ordine varia, però, in relazione al luogo in cui avviene l’omicidio. Entrambi gli sceriffi di Cabot Cove, Amos Tupper e Mort Metzger, sono rassegnati ad avere la consulenza di Jessica durante le indagini. In altri casi detective e commissari di polizia rifiutano l’aiuto di Jessica e la sua presenza sulla scena del crimine, ma solo fino al momento in cui le deduzioni della scrittrice non li convincono a desistere. Altri ancora reagiscono in modo positivo fin dall’inizio delle indagini, spesso in quanto appassionati dei romanzi della Fletcher. Durante le varie stagioni, Jessica stringe importanti amicizie con i commissari di polizia di molte città americane, tra cui New York, e con molti uffici di polizia di Scotland Yard.

La signora in giallo nacque dall’idea dei produttori Richard Levinson e William Link, che, dopo il fallimento della prima stagione di Ellery Queen, decisero di riproporre l’idea dello scrittore di bestseller della letteratura gialla che nel tempo libero si dedica alla risoluzione di omicidi reali. Grazie alla collaborazione con Peter S. Fischer i due produttori decisero di modificare il protagonista, trasformandolo in una signora vedova di mezz’età residente in un piccolo borgo peschereccio del Maine.

La serie fu inizialmente pensata come la versione statunitense di Miss Marple, ma i possessori dei diritti del personaggio di Agatha Christie non lo permisero. Fischer, Levinson e Link decisero quindi di affidare il ruolo di Jessica Fletcher all’attrice Angela Lansbury, che nel 1980 aveva interpretato il ruolo di Miss Marple nel film Assassinio allo specchio. La puntata-pilota debuttò sulla CBS il 30 settembre 1984, prima di dodici anni di successi.

Anche il titolo originale della serie (Murder, She Wrote) trae origine dal personaggio di Miss Marple: l’adattamento cinematografico del 1961 del romanzo 4.50 da Paddington portava infatti il titolo Murder, She Said.

Nel 1991 David Moessinger e J. Michael Straczynski entrarono a far parte del progetto come produttori esecutivi. A loro si deve la ventata di novità che colpì la serie, in cerca di un aumento degli ascolti. Tra le varie novità, lo spostamento delle indagini di Jessica a New York e la sua nuova professione di insegnante di criminologia. La serie risalì dalla 35ª posizione alla top-ten degli ascolti.

A partire dalla stagione 1991-1992, Angela Lansbury divenne produttrice esecutiva della serie, dopo che la casa di produzione controllata da lei stessa e dal marito acquistò i diritti di maggioranza de La signora in giallo dalla Universal Television. Negli anni novanta La signora in giallo divenne la più longeva serie televisiva gialla della storia.

Dalla fine dell’undicesima stagione, andata in onda fra il 1994 e il 1995, Angela Lansbury iniziò a considerare la conclusione del progetto, vista anche la sua età avanzata. Fu comunque la CBS a farsi carico della decisione finale. Dopo undici anni di messa in onda la domenica sera, la serie fu spostata al giovedì sera, entrando in competizione con serie in ascesa come Friends, sul canale NBC. La conclusione de La signora in giallo fu la diretta conseguenza della perdita di apprezzamento nella fascia demografica 18-49 anni.

Nonostante le proteste di molti appassionati, la CBS rifiutò un’ulteriore messa in onda, visto il successo non solo di Friends, ma anche di The single guy e Boston common su altre reti. L’ultima stagione andò in onda fra il 1995 e il 1996 e vide la serie uscire dalla classifica dei cinquanta programmi più apprezzati. Per alleggerire la cancellazione, la CBS accettò di girare dei film TV con protagonista Jessica Fletcher, che si concretizzarono negli anni a seguire.

All’inizio di ogni episodio vi è l’arrivo di Jessica nella città o sul luogo del delitto (in molti casi New York o Boston) oppure l’introduzione della situazione a Cabot Cove, entrambi accompagnati dalla presentazione dei vari personaggi. Spesso questi personaggi sono amici o parenti di Jessica, colleghi di lavoro o editori oppure, come accade in molti casi, ammiratori dei suoi romanzi. I personaggi vengono definiti nel loro carattere, nei loro modi e nei loro rapporti personali, con l’intento di presentare i possibili sospettati.

Nella fase centrale dell’episodio avviene invece l’omicidio, a cui seguono le indagini lacunose delle forze di polizia, che si indirizzano sul sospettato più scontato. L’accusato, sempre una persona rispettabile e sincera, in molti casi amico di Jessica, viene difeso dalla protagonista che, grazie ad indagini personali, riuscirà a raccogliere prove sufficienti a scagionarlo e ad individuare il reale assassino. In molti casi è una conversazione tra Jessica ed uno dei personaggi ad offrire all’autrice l’ispirazione alla soluzione del caso.

Alla fine dell’episodio, Jessica solitamente intrattiene una conversazione con il colpevole, accusandolo e spiegando la dinamica dei fatti. Inizialmente l’assassino rifiuta la versione di Jessica e si dichiara innocente, ma alla fine cede ed ammette la propria responsabilità. In alcuni episodi il colpevole, dopo aver ammesso l’omicidio, tenta di assassinare anche Jessica, ma il pronto intervento delle forze dell’ordine, pronte in attesa, lo previene.

L’episodio si conclude con una scena finale in cui il primo sospettato saluta Jessica e la ringrazia dell’aiuto. Nella maggior parte dei casi la puntata finisce con un fermo immagine sul viso sorridente della protagonista.

Nonostante gran parte del successo de La signora in giallo sia dovuto allo stile e alla finezza interpretativa della sua protagonista, Angela Lansbury non fu la prima scelta del produttore. La parte era stata offerta inizialmente a Jean Stapleton e Doris Day, che però rifiutarono.

Dal 1989 il personaggio di Amos Tupper venne sostituito da Ron Masak, in quanto l’attore Tom Bosley fu impegnato nella riprese de Le inchieste di Padre Dowling.

Oltre a Jessica Fletcher, Angela Lansbury ha interpretato anche il personaggio della cugina di Jessica, Emma McGill.

Sebbene Angela Lansbury sia indubbiamente la star principale dello spettacolo, il telefilm è stato montato in modo tale che diversi episodi si concentrassero su alcuni suoi amici e le loro scoperte per la risoluzione del caso, permettendo all’attrice protagonista di apparire anche solo in poche scene e prendere una pausa dalle riprese. Tra questi personaggi ricorrenti sono il detective privato Harry McGraw (Jerry Orbach), l’investigatore di una compagnia di assicurazioni, Dennis Stanton (Keith Michell) e l’agente dei servizi segreti britannici Michael Hagarty (Len Cariou).

  • Jessica Beatrice McGill Fletcher (stagioni 1-12), interpretata da Angela Lansbury.
    Ex insegnante d’inglese e vedova di Frank, è diventata una famosa autrice di romanzi gialli, insegnante di criminologia e studiosa di applicazione della legge. L’amore per la giustizia e un intuito infallibile sono le sue armi, uniti a una grande tenacia nel dimostrare le sue tesi e a un sano buon senso. Quando il suo primo libro diventa in poco tempo un best seller, la scrittrice si ritrova catapultata dalla provinciale Cabot Cove al jet-set. Nonostante ciò, Jessica non perde la testa e rimane legata ai suoi amici di un tempo, pur facendosene di nuovi in tutto il mondo e in tutti gli ambienti. Grazie alla sua semplicità e spontaneità riesce infatti ad accattivarsi le simpatie di molte persone, anche di quei poliziotti che sulle prime insistono per considerarla soltanto una discreta investigatrice dilettante.
  • Amos Tupper (stagioni 1-4), interpretato da Tom Bosley.
    È un uomo alla buona, che ama la pace e la tranquillità e non si trova a suo agio fra malfattori e assassini. Non esita a riconoscere che il merito della risoluzione di casi complicati è spesso di Jessica, anzi, è felice quando la signora Fletcher accorre in suo aiuto. Dopo essere andato in pensione saluterà gli amici di Cabot Cove e si trasferirà per andare a vivere con la sorella.
  • Seth Hazlitt (stagioni 2-12), interpretato da William Windom.
    Medico di Cabot Cove ed è senza dubbio il migliore amico di Jessica Fletcher. Il suo lavoro di medico a Cabot Cove lo porta a conoscere a fondo la natura umana e molte volte questo gli torna utile quando si trova ad aiutare Jessica nelle sue indagini. Nasconde la sua sensibilità dietro a un atteggiamento burbero e brontolone che riesce a ingannare quasi tutti, ma non gli amici più cari. È un medico molto abile e scrupoloso, un po’ all’antica, che all’occasione sa sostituire una medicina con una buona chiacchierata.
  • Grady Fletcher (stagioni 1-11), interpretato da Michael Horton.
    È figlio di un fratello di Frank Fletcher, il compianto marito di Jessica, Grady è senz’altro il suo nipote preferito. Non solo perché è grazie a lui se la signora Fletcher è diventata una scrittrice famosa in tutto il mondo, ma anche a causa della sua innegabile sfortuna che lo porta sempre a scegliere fidanzata o lavoro sbagliati e ad essere accusato di omicidio ogni volta che la sua amata zia è nelle vicinanze. Dopo molti fidanzamenti falliti, troverà finalmente la felicità con Dana che poi sposerà.
  • Mort Metzger (stagioni 5-12), interpretato da Ron Masak.
    Sceriffo di Cabot Cove e successore di Amos Tupper. Stanco dei troppi pericoli e della violenza che regnano nelle strade di New York, Mort Metzger chiede ed ottiene il trasferimento. Convinto di potersi finalmente rilassare, lo sceriffo Metzger giunge nella piccola Cabot Cove per sostituire Amos Tupper. Sua moglie Adele apprezza molto la vita di comunità e si lascia coinvolgere nelle mille iniziative cittadine, mentre il marito vede svanire i suoi sogni di tranquillità e scopre che i ladri e gli assassini si danno da fare anche in provincia. All’inizio mal sopporta le ingerenze di Jessica Fletcher nelle indagini, ma con il tempo imparerà ad apprezzare il suo intuito.

L’attore Ron Masak ha interpretato un altro ruolo nell’ep. 19 della terza serie intitolato “L’amico fantasma”. Precisamente quello di Marty Giles, un imprenditore implicato in una truffa fiscale.

Personaggi ricorrenti

  • Harry McGraw (stagioni 1-7), interpretato da Jerry Orbach.
    È un investigatore privato alla vecchia maniera che stringe amicizia con Jessica. La popolarità dell’interprete garantì nel 1987 la creazione della serie Provaci ancora, Harry (The Law & Harry McGraw).
  • Michael Hagarty (stagioni 2-8) interpretato da Len Cariou.
    È un agente inglese dell’MI6 d’origine irlandese che appare nei casi più pericolosi affrontati da Jessica.
  • Sam Booth (stagioni 2-7) interpretato da Richard Paul.
    Sindaco di Cabot Cove la cui principale promessa elettorale è quella di non fare alcunché (Buono a niente è il suo slogan).
  • Eve Simpson (stagioni 4-9), interpretata da Julie Adams.
    Agente di proprietà di Cabot Cove con un grande interesse per gli uomini, single o sposati, e l’hobby del gossip.
  • Dennis Stanton (stagioni 5-9), interpretato da Keith Michell.
    Ex ladro di gioielli diventato investigatore assicurativo. Risolve i suoi casi utilizzando metodi inusuali, di cui poi invia un resoconto su audiocassetta all’amica Jessica.
  • Charlie Garrett (stagioni 10-12), interpretato da Wayne Rogers.
    Investigatore privato malfamato che spesso necessita dell’aiuto di Jessica per uscire dai guai.

Guest star

Numerose e notevoli star parteciparono come comparse durante la messa in onda, contribuendone a renderlo uno show particolarmente vario: tra queste guest star si ricordano Eddie AlbertJune AllysonJohn AstinBarbara BainMarisa BerensonRichard BeymerLinda BlairJoseph BolognaErnest BorgnineEileen BrennanCapucineGeorge ClooneyDarlene ConleyCourtney CoxRichard CoxMarcia CrossJohn De LancieRoy DotriceMel FerrerSteve ForrestKurt FullerAndy GarcíaElliott GouldTippi HedrenBruce JennerVan JohnsonMartin LandauJanet LeighJoseph Gordon-LevittJohn McCookRoddy McDowallVera MilesTomas MilianHayley MillsLeslie NielsenCynthia NixonAdrian PaulDoris RobertsMickey RooneyStan ShawJean SimmonsPaul SorvinoDavid SoulCharlene TiltonRichard ToddRobert VaughnStuart WhitmanTom SelleckEli WallachClaude AkinsDick Van Dyke e molti altri.

Le inchieste di Padre Dowling

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 Le inchieste di padre Dowling serie tv completa-To   Le inchieste di padre Dowling serie tv completa-To
Titolo originale Father Dowling Mysteries
Paese Stati Uniti
Anno 1987-1991
Formato serie TV
Genere poliziesco
Stagioni 3
Episodi 43 + pilota
Durata 45 min (episodio)
Lingua originale inglese
Interpreti e personaggi
Prima visione
Dal 30 novembre 1987
Al 2 maggio 1991

Le inchieste di Padre Dowling è una serie tv poliziesca, con Tom Bosley e Tracy Nelson, andata in onda in America dal 1987 al 1991. Per interpretare al meglio la parte Tom Bosley decise di abbandonare il ruolo dello sceriffo in La signora in giallo.

La storia è incentrata sulle indagini di un investigatore improvvisato, padre Frank Dowling, un prete cattolico. Presta servizio in una parrocchia della arcidiocesi di Chicago e assieme a suor Stephanie Oskowski, una ragazza dal passato oscuro ed ora ravvedutasi, prestano aiuto alla polizia locale su omicidi vari.

Detective Monk

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Immagine dalla sigla della serie televisiva

Titolo originale Monk
Paese Stati Uniti d’America
Anno 2002-2009
Formato serie TV
Genere commedia drammatica, poliziesco
Stagioni 8
Episodi 125
Durata 45 min (episodio)
Lingua originale inglese
Rapporto 16:9
Crediti
Ideatore Andy Breckman
Interpreti e personaggi
Prima TV originale
Dal 12 luglio 2002
Al 4 dicembre 2009
Rete televisiva USA Network
Prima TV in italiano
Dal 9 giugno 2005
Al 23 marzo 2010

Adrian Monk è un detective del dipartimento di polizia di San Francisco. In seguito all’omicidio di sua moglie, ha vissuto per tre anni e mezzo in isolamento prima di tornare alla sua professione grazie all’infermiera Sharona Fleming, ma l’esperienza gli ha lasciato una profonda angoscia che si manifesta in molte fobie. Queste ossessioni, comunque, lo aiutano a risolvere molti casi. Quando non collabora con la polizia, cerca di ottenere informazioni sulla morte di sua moglie. Nel corso della serie, ha due assistenti (Sharona e, in seguito, Natalie Teeger). Ha anche un fratello e alla fine della serie scoprirà di avere anche una figliastra, figlia della moglie defunta.

Personaggi principali

  • Adrian Monk (stagioni 1-8), interpretato da Tony Shalhoub.
    È il protagonista della serie. Detective geniale, è però affetto da un grave disturbo ossessivo-compulsivo che limita la sua vita e che in precedenza ha causato il suo allontanamento dal lavoro nella polizia di San Francisco, con cui ora collabora in qualità di consulente esterno.
  • Sharona Fleming (stagioni 1-3, guest 8), interpretata da Bitty Schram.
    È un’infermiera diplomata, si prende cura di Monk e, nel corso delle indagini, fa tutto ciò che a Monk è impedito a causa delle sue fobie. Lascia la serie a metà della terza stagione, ma farà ritorno nell’ottava e ultima stagione, nell’episodio intitolato Il signor Monk e Sharona.
  • Leland Stottlemeyer (stagioni 1-8), interpretato da Ted Levine.
    È il capitano della polizia di San Francisco, già collega di Monk. Nei casi più ardui è costretto ad avvalersi della sua collaborazione, talvolta di malavoglia, ma sempre con molta pazienza.
  • Randall “Randy” Disher (stagioni 1-8), interpretato da Jason Gray-Stanford.
    È un tenente della polizia, assistente di Stottlemeyer, ed è animato da molta volontà, pur non brillando per particolare acume. Ammira il modo di indagare di Monk e cerca sempre di imitarlo, con scarsi risultati.
  • Natalie Teeger (stagioni 3-8), interpretata da Traylor Howard.
    È la seconda assistente di Monk, assunta dopo che Sharona se n’è andata.
  • Charles Kroger (stagioni 1-6), interpretato da Stanley Kamel.
    È lo psichiatra che ha in cura Monk da svariati anni.
  • Jack Monk, interpretato da Dan Hedaya.
    È il padre di Adrian e Ambrose. Ha abbandonato i propri figli quando questi erano adolescenti.
  • Ambrose Monk, interpretato da John Turturro.
    È il fratello minore di Adrian, con cui condivide i disturbi, ma moltiplicati all’eccesso. Ambrose non è uscito di casa per vent’anni e vive nella speranza che il padre ritorni in famiglia. A questi gravi handicap accompagna però una sensibilità e un acume forse maggiori di quelli del fratello. Poliglotta, si guadagna da vivere traducendo manuali tecnici e pubblicazioni settoriali in dozzine di lingue.
  • Trudy Monk, interpretata da Stellina Rusich (stagioni 1-2) e da Melora Hardin (stagioni 3-8) in versione adulta, e da Hannah Contrucci (stagione 4) e da Lindy Newton (stagione 5) in versione giovane.
    È la moglie di Adrian, famosa giornalista, che è stata uccisa da una bomba in circostanze mai chiarite.
  • Benjamin Fleming, interpretato da Max Morrow (stagione 1) e Kane Ritchotte (ep. 1 e stagioni 2-3).
    È il figlio pre-adolescente di Sharona.
  • Julie Teeger, interpretata da Emmy Clarke.
    È la figlia adolescente di Natalie.
  • Karen Stottlemeyer, interpretata da Glenne Headly.
    È la ex moglie di Leland Stottlemeyer e madre dei loro due bambini, Jared e Max. Fervente ambientalista, lavora come documentarista. Appare per la prima volta nell’episodio Il signor Monk e l’uomo più vecchio del mondo, dove ottiene che il marito indaghi sulla morte di un uomo anziano. Torna poi in Il signor Monk e la moglie del capitano, quando è temporaneamente in coma dopo essere stata investita da un camion mentre è alla guida della propria auto; in Il signor Monk viene licenziato dove gira un documentario sul dipartimento di polizia di San Francisco. In Il signor Monk e il matrimonio del capitano viene sospettata dal marito di avere una relazione segreta, mentre in realtà si sta consultando con un avvocato divorzista per avviare le pratiche di separazione dal marito. Ha una sorella.

Come spiegato dal produttore esecutivo David Hoberman, in origine la serie fu concepita per la ABC come un poliziesco con un protagonista simile all’ispettore Clouseau, con l’unica differenza che Monk soffriva di disturbi ossessivi e compulsivi. La ABC voleva che fosse Michael Richards il protagonista, ma l’attore rifiutò.

Lo sviluppo fu curato da Andy Breckman, che si ispirò al Dottor Watson per il personaggio di Charles Kroger. Inoltre, il personaggio dell’ispettore Stottlemeyer è basato sull’Ispettore Lestrade, altro personaggio dell’universo di Sherlock Holmes.

Anche se era stata concepita per la ABC, la serie fu poi girata all’emittente via cavo USA Network.

In tutti i titoli degli episodi compare sempre «Il signor Monk», seguito da uno o più riferimenti al filo conduttore dell’episodio. In molti degli episodi l’assassino è conosciuto sin dall’inizio, in modo simile al modello di Colombo, mentre alla fine una sequenza vede il protagonista spiegare come il reato è stato commesso introdotta dalla frase «ecco cos’è accaduto» o una sua variante, illustrata in bianco e nero.

Benché sia ambientato a San Francisco e nelle sue vicinanze, Monk è per la maggior parte girato altrove tranne che per occasionali scene esterne che mostrano vedute della città. L’episodio pilota è stato girato a Vancouver, British Columbia, con qualche ripresa esterna a San Francisco, mentre gli episodi successivi della prima stagione sono stati girati nei dintorni di Toronto.

La maggior parte degli episodi a partire dalla seconda stagione furono invece girati principalmente negli studi televisivi di Los Angeles.

Durante la prima stagione, la serie utilizza un’introduzione strumentale jazz composta dal musicista Jeff Beal ed eseguita dal chitarrista Grant GeissmanQuando la seconda stagione andò in onda, presentava invece un nuovo tema musicale, una canzone intitolata It’s a Jungle Out There, di Randy Newman. Tra le critiche rivolte alla nuova stagione, tra cui una recensione del quotidiano newyorkese Daily News, figurava il desiderio che i produttori ritornassero al tema musicale originale. Altri, invece, apprezzarono il nuovo jingle, tra cui lo stesso Shalhoub, che lo definì «completamente in tono con lo show».

Nell’episodio della sesta stagione Il signor Monk ed il rapper, andato in onda il 20 luglio 2007, la guest star Snoop Dogg ha creato una versione hip hop della sigla.

Nel 2004, in seguito al successo della serie, Varese Sarabande ha fatto uscire la colonna sonora ufficiale su CD. Contiene la musica originale composta e suonata da Jeff Beal per un totale di 36 brani tratti da vari episodi della prima stagione, speciale versione estesa del tema originale e una composizione scritta e registrata ma mai utilizzata negli episodi.

La sostituzione di Bitty Schram

Bitty Schram, già candidata ai Golden Globe Award come miglior attrice non protagonista in una serie per il ruolo di Sharona, a metà della terza stagione lasciò lo show per una disputa contrattuale. Per sostituirla fu ingaggiata Traylor Howard nella parte del nuovo personaggio Natalie Teeger, che diede uno spessore diverso al ruolo dell’assistente di Monk.

Il personaggio di Sharona ritorna in seguito nel romanzo del 2007 Il signor Monk e le due assistenti e in un episodio dell’ottava stagione: Il signor Monk e Sharona.

La serie ha ricevuto recensioni positive da parte della critica; gli aspetti più apprezzati della serie risiedono nella goffaggine del protagonista, nello sviluppo dei casi e in sottili richiami ai romanzi di Sherlock Holmes. Sul sito A.V. Club, un editore del sito affermò che la serie divenne significativa grazie alle performance di Tony Shalhoub e al fatto di essere divertente e innocua, diventando un successo nonostante fosse mandata in onda in estate. In un altro articolo del sito, Matthew Crowley afferma che, mentre Monk condivide molte delle qualità dei loro colleghi, come un forte senso della giustizia e deduzioni oculate, manca totalmente di fascino. A prima vista, Monk può sembrare perfino antipatico e quadrato, con il suo goffo senso dell’humor e la sua preoccupazione per gli enigmi. Gli aspetti macho di Sherlock Holmes, il suo passatempo col boxing e l’occasionale uso di cocaina non ci sono. Ciò che rimane è un “genio solitario”, mentre un articolo di The Atlas Society lo definisce “Un fascio di nervi costellato da centinaia di fobie”. Un post su Rice Standard, invece, critica l’eccesso di melodramma utilizzato nelle ultime stagioni della serie.

 

Cannon

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Titolo originale Cannon
Paese Stati Uniti d’America
Anno 1971-1976
Formato serie TV
Genere poliziesco
Stagioni 5
Episodi 124
Durata 50 min.
Lingua originale inglese
Rapporto 1.33 : 1
Crediti
Ideatore Edward Hume
Interpreti e personaggi
Prima visione
Prima TV originale
Dal 14 settembre 1971
Al 3 marzo 1976
Rete televisiva CBS
Prima TV in italiano
Dal 1973
Al 1977

Cannon è una serie televisiva statunitense di genere poliziesco, trasmessa dalla CBS per 5 stagioni, dal 1971 al 1976.

La serie è stata nominata per un Emmy nel 1973 e per un Golden Globe come Miglior serie drammatica nel 1974.

L’attore William Conrad è stato nominato per due Golden Globe come Miglior attore in una serie drammatica nel 1973 e 1974.

Trama

Frank Cannon era un detective del Dipartimento di polizia di Los Angeles, ma si ritirò dopo la morte di sua moglie e suo figlio in un incidente d’auto e più tardi divenne un investigatore privato. La serie inizia nel punto in cui Cannon sta iniziando questa nuova carriera (il film pilota riprende dopo che Cannon ha appena trascorso 2 mesi e mezzo all’estero per un’indagine). La causa della morte della moglie e del figlio non è stata chiara durante le prime quattro stagioni dello show, tuttavia il primo episodio della quinta e ultima stagione ruota intorno all’indagine di Cannon sulla loro morte arrivando a scoprire il motivo per cui sono stati uccisi.

Frank Cannon ha un fisico corpulento e gusti costosi, specialmente nel cibo e nelle automobili. Il suo veicolo principale era un Lincoln Continental Mark IV del 1974 color ghiaccio, ma nel corso della serie, ha guidato sia la Lincoln Continental Mark III del 1971 sia un modello del 1976.

Le indagini di Cannon si sono sviluppate per lo più nell’area della California meridionale , anche se a volte è stato chiamato per indagini più lontano come nel New Mexico(nell’episodio pilota). Occasionalmente, Cannon veniva colpito o picchiato e cadeva privo di sensi. Portava una pistola per l’autodifesa, di solito un revolver speciale calibro 38 (che sembrava essere un Colt Detective Special ). Di frequente utilizzava nelle colluttazioni con i malviventi mosse di karate e di judo.

Nelle prime due stagioni, Cannon era un fumatore di pipa. Nella terza stagione, la pipa è stata vista occasionalmente per poi essere successivamente abbandonata del tutto.

Guest-star

Durante le 5 stagioni dello show si sono alternate moltissime star: Willie AamesShelley DuvallMike FarrellPaul Michael GlaserDavid JanssenCameron MitchellSheree NorthNick NolteTina LouiseDonna MillsRobert LoggiaVera MilesPat MoritaAndrew PrinePeter StraussPerry KingStefanie PowersLarry LinvilleKeenan WynnClaudia JenningsJudson PrattMurray HamiltonRoy ScheiderPamela BellwoodLloyd BochnerMark HamillRobert FoxworthPeter StraussClu GulagerMartin SheenLeslie NielsenCharles DurningSondra LockeDavid SoulTom SkerrittDaniel J. TravantiSteve ForrestKevin McCarthyGlenn Corbett.

Quincy

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Titolo originale Quincy, M.E.
Paese Stati Uniti d’America
Anno 1976-1983
Formato serie TV
Genere medico, poliziesco
Stagioni 8
Episodi 148
Durata 60 min (episodio)
Lingua originale inglese
Ideatore Glen A. Larson
Interpreti e personaggi
Prima visione
Prima TV originale
Dal 3 ottobre 1976
All’ 11 maggio 1983
Rete televisiva NBC
Prima TV in italiano
Data 7 gennaio 1982

Quincy è una serie televisiva statunitense creata da Glen Larson e Lou Shaw, prodotta da NBC. I 148 episodi di cui consta, distribuiti in 8 stagioni, vennero trasmessi negli Stati Uniti dal 1976 al 1983.

La serie, una delle prime a coniugare elementi del genere medical drama con quello poliziesco, si contraddistingue per le varie tematiche etiche e sociali (droga, alcol, violenza carnale, immigrazione, precariato, armi, sicurezza, diete dimagranti, problematiche giovanili e così via) trattate in ogni episodio.

Personaggi

Il dottor R. Quincy è un patologo legale (anatomopatologo) dell’ufficio di patologia legale della contea di Los Angeles. Svolge la sua attività assieme all’assistente Sam Fujiyama, sotto l’egida del direttore Robert Astin. Tra i personaggi protagonisti della serie vi sono anche il Tenente Frank Monahan, il sergente Brill e Danny Tovo, grande amico di Quincy e proprietario del ristorante Danny’s dove Quincy e soci si ritrovano abitualmente.

Nell’ultima stagione, un ruolo particolarmente rilevante avrà il personaggio della dottoressa Emily Hanover, già apparsa, sotto altre vesti, in alcuni episodi delle stagioni precedenti (in modo particolare in un episodio della quarta stagione, Promessa da mantenere, dove ha interpretato, in un flashback, Helen, moglie di Quincy, morta per una grave malattia); la serie, come molte altre produzioni firmate da Glen Larson, utilizza un numero relativamente limitato di attori, che pur interpretando personaggi diversi, compaiono in più episodi.

Trama

Ogni episodio segue per lo più lo stesso schema di base: Quincy viene incaricato di effettuare un’autopsia. Dai rilevamenti e dalle analisi del caso emerge che le prime ipotesi formulate dagli inquirenti sono errate o incomplete (di solito si riconduce ad un atto criminale un decesso che in prima istanza è attribuito a fatalità o cause naturali). Questo spinge Quincy ad andare oltre le proprie competenze professionali per indagare in prima persona. Agendo in questo modo, verrà spesso a scontrarsi con le leggi federali, con il Dipartimento di Polizia o con altri enti o figure governative. Nonostante la stragrande maggioranza degli episodi abbia carattere auto conclusivo, la serie riesce, sottotraccia, a raccontare la vita privata (sia presente che passata) del protagonista.

Curiosità

  • La canzone d’apertura di ogni episodio della serie è cambiata ben 5 volte.
  • Jack Klugman è apparso come guest star nel 21º episodio (Qualcuno su cui contare) della prima stagione della serie televisiva Crossing Jordan, interpretando un personaggio molto simile a Quincy. Entrambe le serie sono state prodotte dalla NBC.
  • La prima stagione, composta di soli 4 episodi, in Italia non è mai stata doppiata; per questo motivo non viene mai messa in onda sui vari canali italiani che ripropongono la serie. Inoltre, nell’edizione italiana spesso il minutaggio degli episodi è stato ridotto a 50 minuti rispetto all’originale formato da 60 minuti.

Tenente Colombo

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Titolo originale Columbo
Paese Stati Uniti d’America
Anno 1968-1978 (serie classica)
1989-2003 (serie moderna)
Formato serie TV
Genere giallo, poliziesco
Stagioni 11
Episodi 69
Durata 70 min (serie classica, eccetto alcuni episodi)
90 min (serie moderna)
Lingua originale inglese
Rapporto 4:3
Crediti
Ideatore Richard LevinsonWilliam Link
Interpreti e personaggi
Produttore Philip Saltzman
Casa di produzione Universal Television
Prima visione
Prima TV originale
Dal 20 febbraio 1968
Al 30 gennaio 2003
Rete televisiva NBC (serie classica)
ABC (serie moderna)
Prima TV in italiano
Dal 16 novembre 1974
Al 20 dicembre 2004
Rete televisiva TV Koper-Capodistria
Rai 2 (serie classica, eccetto gli episodi proiettati al cinema)
Rete 4 (serie moderna e i 4 episodi proiettati al cinema)
« Ah, un’ultima cosa… »
(Esclamazione tormentone della serie)

Colombo (Columbo) è una serie televisiva statunitense di genere poliziesco interpretata da Peter Falk e prodotto negli Stati Uniti dal 1968 al 2003. La serie venne premiata quattro volte con l’Emmy Award; vi hanno partecipato molti attori noti quali Leonard Nimoy o Donald Pleasence e alcuni episodi sono stati diretti da famosi registi come Steven Spielberg, Ben Gazzara o Jonathan Demme.

In Italia è esordita il 16 novembre 1974 su TV Koper-Capodistria e tre anni dopo, dal 6 luglio 1977, esordisce anche su Rai 2; qualche anno dopo le nuovi stagioni vennero trasmesse per le prima volta su Rete 4. Nei decenni a seguire è stata replicata più volte, in particolare sui canali Mediaset.

 

La serie venne ideata da due compagni di college, Richard Levinson e William Link, appassionati di Ellery Queen, che negli anni sessanta idearono lo schema per un giallo ribaltando i presupposti del whodunit, o giallo deduttivo di matrice inglese. Infatti, sin dalle prime sequenze lo spettatore conosce l’assassino perché lo vede compiere il delitto. Il meccanismo sta nel capire come il detective riuscirà a smascherarlo, smontando pezzo per pezzo l’alibi fatto di complicate strutture intellettuali.

La struttura del telefilm è standardizzata. Dopo un preambolo iniziale in cui si conosce la vittima, viene mostrato l’omicidio di cui lo spettatore ha modo di vedere l’autore, così che possa poi meglio apprezzare l’indagine portata avanti dal tenente Colombo.

Il personaggio è interpretato da Peter Falk, ma la scelta del protagonista da parte degli autori fu non poco travagliata. Anche se all’epoca il nome del tenente non era ancora Colombo ma Fisher, la prima puntata fu, infatti, interpretata da Bert Freed, poi sostituito da Thomas Mitchell. L’interesse mostrato dalla Universal condusse i due ideatori della serie, Richard Levinson e William Link, a cercare un nuovo interprete e la scelta cadde dapprima su Lee J. Cobb e Bing Crosby, ma entrambi rinunciarono per precedenti impegni. Solo allora fu chiamato Peter Falk che divenne il protagonista della serie.

Dal 1989 Falk ne divenne anche produttore esecutivo. È stato inoltre regista di uno degli episodi della serie, ha collaborato – non accreditato – alla regia di un secondo ed è stato co-sceneggiatore di un terzo. Il tema musicale della serie è di Billy Goldenberg e caratterizza Colombo dalla seconda puntata poiché nella prima il tema jazz era di Dave Grusin.

Caratterizzazione del personaggio

Il personaggio del tenente Colombo, interpretato da Bert Freed, era già apparso sullo schermo nell’episodio Enough Rope della serie antologica The Chevy Mystery Show, trasmesso il 31 luglio 1960, sceneggiato da Levinson e Link e adattato da uno dei racconti pubblicati sull’Alfred Hitchcock’s Mystery Magazine.

Il protagonista è un tenente di polizia italo-americano, del quale non viene rivelato il nome ma viene indicato sempre e solo come tenente Colombo anche se negli episodi La pistola di madreperla e Una questione d’onore si vede un primo piano di un suo documento e dalla firma si deduce che il suo nome è Frank. Nell’episodio “Indagine ad incastro” alla domanda di quale sia il nome di battesimo risponde: “Tenente!”. È molto abile ma apparentemente altrettanto distratto, abbigliato in modo trasandato, con un vecchio impermeabile sgualcito da cui non si separa quasi mai. Nel 1968, quando a Peter Falk venne chiesto di interpretare un poliziotto sui generis nei due film TV, episodi pilota della serie, l’attore recitò vestito esattamente come si era presentato sul set la prima mattina: il celebre impermeabile è suo, comprato in un negozio di New York. Durante la prima serie Falk ha usato sempre la stessa camicia, la stessa cravatta, gli stessi pantaloni e le stesse scarpe, oltre naturalmente allo stesso impermeabile. Ne ha comprato uno nuovo solo in un episodio del 1992.

Colombo è altresì un incallito fumatore e di solito compare con un mozzicone di sigaro in mano. Per le sue indagini annota gli appunti in uno stropicciato taccuino. Solo in un episodio, L’omicidio del professore, ricorre a un registratore. Grazie alla sua lunga esperienza nella squadra omicidi, Colombo ha sviluppato una notevole capacità intuitiva, grazie alla quale riesce a individuare quasi subito l’assassino. Una mancanza, un gesto inconsueto del presunto assassino lo insospettiscono immediatamente.

Ha un quoziente d’intelligenza superiore alla media, cosa questa che viene scoperta nell’episodio della sesta stagione Prova d’intelligenza. Nello stesso episodio Colombo dichiara: “Quando sono entrato nella polizia c’erano parecchi più in gamba di me e più intelligenti di me. Allora mi dissi che se avessi lavorato più di loro, se mi fossi applicato di più, con maggiore costanza, ce l’avrei fatta. E ce l’ho fatta”. L’assassino suo interlocutore risponde (riferendosi alla sua intelligenza superiore): “Ho sempre dovuto nascondere la mia intelligenza ai miei compagni, alle mie sorelle, ai miei fratelli. La gente non ama le persone in gamba”.

Ha una moglie a cui è molto affezionato e che nomina spesso, ma che tuttavia non è mai comparsa. Colombo si riferisce a lei solo come “mia moglie” senza mai chiamarla per nome. Di lei non viene mai mostrata neppure una foto. In un episodio, per un’indagine, si organizza il finto omicidio della moglie: in varie scene è visibile una foto, apparentemente quella della signora Colombo, ma in realtà si rivelerà essere, alla conclusione dell’episodio, la foto della sorella della moglie (per ammissione dello stesso tenente). Suo fedele compagno è un cane di razza bassethound particolarmente pigro, che reagisce a qualsiasi ordine accucciandosi; non ha un nome perché il tenente non ne ha trovato nessuno che piacesse a lui e alla moglie e quindi lo chiama semplicemente “Cane”. Compare per la prima volta nell’episodio Concerto con delitto.

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Guida poi un’automobile d’importazione, una Peugeot 403 cabriolet grigia del 1959 (lo dice anche nell’episodio “Nuoce gravemente alla salute” quando, col presentatore Weid Anders, dopo varie e strampalate manovre del tenente, si scontrano in automobile), targata “044 APD” (che è relativa alla prima serie della NBC), di cui è molto fiero nonostante abbia l’aspetto e il rumore di un macinino scassato. In due episodi (Candidato per il crimine e Il segreto di Nora Chandler), a chi gli chiede perché non acquisti un’altra vettura, Colombo risponde che in famiglia possiedono già due auto, e la più recente delle due è la sua, perché quella più vecchia è usata da sua moglie. Nelle serie girate con la ABC la targa è invece “448 DBZ”.

Durante le indagini usa una pistola in un unico caso – nell’episodio Play back – e solo per fare un esperimento balistico in un bersaglio di sabbia; qui afferma con gravità di avere orrore per le armi.

Nell’episodio Colombo: sulle tracce dell’assassino del 1997, il tenente, riferendosi a sé stesso e a un suo collega con cui si sta recando a ispezionare una scena del crimine, afferma che “tre occhi vedono meglio di uno”: quindi anche Colombo, come l’attore, ha una protesi oculare.

Colombo ama la buona cucina e adora la musica lirica. Soffre il mal di mare, soffre di vertigini, ha paura di volare ed è claustrofobico. Il suo piatto preferito è il chili (nel quale egli stesso frammenta alcuni cracker) nonché il panino con il burro di arachidi e l’uvetta passa.

Struttura degli episodi

Tranne poche eccezioni, gli episodi sono strutturati nel medesimo modo: all’inizio si assiste all’omicidio e alla strategia che l’assassino elabora per simulare la propria innocenza. Poi entra in gioco Colombo che inizia a indagare e, intuito chi sia l’assassino, iniza con lui un lungo confronto, approfondendone la conoscenza per capire il contesto in cui è avvenuto l’omicidio e, di conseguenza, il movente. L’assassino tende in genere a sottovalutare l’abilità del tenente assumendo inizialmente nei suoi confronti un atteggiamento di condiscendenza. Inizialmente Colombo vuole solo togliersi qualche dubbio, talvolta il caso è già chiuso come per esempio, nel caso di finto suicidio, solo che qualche particolare non torna. Sembra che Colombo non debba più farsi vivo e l’assassino tira un sospiro di sollievo; ma dopo che Colombo diventa ossessivo, allora l’omicida si rende conto di essere sospettato. Per inchiodare l’assassino Colombo deve ricorrere spesso a dei bluff, facendosi talvolta aiutare da conoscenti della vittima o dell’assassino stesso (esempio Testimone di se stesso). Ogni episodio termina con una scena finale, un redde rationem fra il tenente e l’omicida, inchiodato da un particolare schiacciante quanto apparentemente insignificante, oppure spinto a tradirsi con un tranello.

Gli episodi che non seguono questo schema standard sono:

  • in Doppio shock, Martin Landau interpreta due gemelli fisiognomicamente identici e lo stesso Colombo, nell’accusarli entrambi, non è in grado di stabilire chi ha materialmente commesso il delitto con la complicità dell’altro;
  • Un amico da salvare ha una trama più complessa, con un omicidio iniziale che fornisce il pretesto per quello su cui è chiamato a indagare Colombo, le cui indagini sono rese più complicate dal fatto che l’omicida è un suo diretto superiore;
  • L’ultima diva si conclude con la confessione di un innocente, che si accusa del delitto per salvare la donna amata la quale, a causa di un tumore al cervello, non ricorda più di aver ucciso il marito. Colombo scopre la verità, ma rinuncia ad arrestare la donna, alla quale rimangono pochi mesi di vita;
  • ne L’ultimo saluto al commodoro, il presunto omicida del delitto iniziale viene inaspettatamente ucciso nel corso della vicenda. Lo spettatore viene portato a conoscenza dell’identità del vero omicida solo nella scena finale, durante il confronto fra i vari indiziati.
  • in Qualcuno ha ingannato il tenente Colombo, Colombo deve indagare sulla scomparsa della proprietaria di una rivista per soli uomini: tutto lascerebbe pensare a un omicidio, ma a un certo punto la presunta vittima riappare viva e vegeta, facendo fare al tenente la figura dell’idiota; Colombo saprà tuttavia riscattarsi nel finale, quando l’omicidio della suddetta donna verrà commesso sul serio (anziché come di consueto all’inizio) e lui smaschererà subito l’assassino.
  • in Indagine ad incastro Colombo conduce una specie di caccia al tesoro. Questa ricerca consiste nel trovare i pezzi di una foto, come le tessere di un puzzle, la quale indica l’ubicazione esatta di quattro milioni di dollari trafugati in una banca. Gli omicidi e le aggressioni son più d’una e alla fine si scopre chi ha ucciso le persone coinvolte.
  • in Non c’è tempo per morire non c’è un omicidio, ma il rapimento della novella sposa del nipote di Colombo, che pertanto deve indagare per ritrovarla.

Guest star e registi famosi

Molti attori noti hanno partecipato, specialmente nel ruolo di assassini, come guest star o special guest star a episodi di ColomboVincent PriceGene BarryGeorge HamiltonLeslie NielsenLeonard NimoyRobert CulpForrest TuckerFaye DunawayPatrick McGoohanWilliam ShatnerRay MillandJohnny CashMartin LandauRobert VaughnClive RevillMartin SheenJack CassidyDick Van DykeEddie AlbertRicardo MontalbánPatrick O’NealSusan ClarkMyrna LoyAnne BaxterDennis DuganLesley Ann WarrenLee GrantRichard BasehartHonor BlackmanLaurence HarveyVera MilesJackie CooperJosé FerrerRichard KileyRobert ConradOskar WernerJanet LeighHéctor ElizondoJohn DehnerRuth GordonKim Cattrall e Donald Pleasence. Inoltre, va ricordata l’attrice Shera Danese, moglie di Peter Falk, che compare in sei episodi della serie, e la partecipazione di importanti caratteristi quali John RandolphVal AveryDon AmecheKim HunterRobert LoggiaL.Q. JonesG.D. Spradline e Julie Harris, oltre alla famosa costumista di Hollywood Edith Head, che compare in un cameo ne Il segreto di Nora Chandler.

Alcuni registi famosi hanno diretto episodi della serie televisiva, fra questi vanno menzionati:

  • Steven Spielberg, agli esordi della sua carriera, ha diretto nel 1971 Un giallo da manuale(Murder by the Book), di fatto il primo vero episodio della prima stagione dopo due “episodi pilota”;
  • Leo Penn, padre di Sean, ha diretto L’uomo dell’anno e I cospiratori;
  • John Cassavetes, coregista e protagonista dell’episodio Concerto con delitto;
  • Ben Gazzara, regista degli episodi Un amico da salvare e Assassinio a bordo;
  • Jonathan Demme, premio Oscar per la regia de “Il silenzio degli innocenti”, regista dell’episodio Vino d’annata
  • Ted Post, regista degli episodi Un caso di immunità, e Una questione d’onore .

Curiosità 

  • In un’intervista, Peter Falk ha confidato che il trucco per sapere quando il tenente Colombo comincia a capire chi è l’assassino, è il momento in cui lo stesso tenente fa riferimento a sua moglie nel corso della conversazione.
  • Tre sole volte il tenente fa riferimento in un episodio ad un altro episodio della serie: in “Una questione d’onore” Colombo accenna all’omicidio su una nave da crociera dell’episodio “Assassinio a bordo”, in ” Un killer venuto dal Vietnam” fa riferimento all’episodio “Candidato per il crimine”, e in “Omicidio telecomandato”, durante una lezione a degli studenti, cita la soluzione dell’episodio “Agenda per omicidi”.
  • Nell’episodio intitolato “l’ultima diva” il tenente afferma al medico legale che lo aveva invitato ad assistere ad una operazione chirurgica che la vista del sangue gli fa impressione, il che è paradossale considerando il lavoro che svolge.

Influenza culturale

  • Colombo appare anche nella storia Disney Topolino e la scorribanda nei canali (1987), dove viene chiamato “tenente Piccione”.
  • Il telefilm ha ispirato al gruppo italiano Baustelle la canzone “Colombo” (dall’album Amen, 2008) nella quale si fa anche riferimento preciso all’episodio diretto e interpretato da John Cassavetes.
  • Hanna-Barbera crearono un personaggio dei cartoni, Mumbly, che riprendeva le principali caratteristiche del tenente: l’impermeabile, la macchina tutta scassata e il suo comparire sempre di fronte al colpevole quando questi crede di essersene ormai liberato.
  • Monkey Punch il mangaka di Lupin III, ha creato un ipotetico figlio del tenente che ha chiamato Boronco (probabilmente una storpiatura del cognome) che è un bambino detective di Los Angeles: appare nell’episodio n. 72 di “Le nuove avventure di Lupin III” e in “Lupin Terzo vs. Detective Conan – Il film.”

Spin-off

Priva di Colombo, a causa del rifiuto di Peter Falk di proseguire la serie, la rete televisiva statunitense NBC nel 1979 realizza lo spin-off dedicato alla fantomatica moglie. Prende così il via Mrs. Columbo, ribattezzato successivamente Kate Loves a Mystery, nel quale la moglie del tenente, da lui sempre ricordata, si chiama Kate Columbo ed è una detective dilettante, nonché giornalista del Valley Advocate. Anche lei fa spesso riferimento al famoso marito nei suoi medesimi termini, sia come impedimento implicito, sia come paragone.

Peter Falk si rifiuterà sempre di recitare, anche solo per un cameo, nella serie. Dopo i primi episodi il telefilm, non riuscendo a incontrare il favore del pubblico, nonostante la bravura e professionalità della protagonista Kate Mulgrew (il capitano Kathryn Janeway di Star Trek: Voyager) chiuse definitivamente dopo sole tredici puntate. La serie in Italia è inedita.

Inoltre, va detto che questa Mrs. Columbo suscitò all’epoca molte critiche negli ammiratori della serie originale, anche perché sembrava impossibile che il tenente Colombo avesse mai potuto divorziare dalla moglie, come successo (fuori schermo) in questo telefilm. Così, la produzione prese sempre più le distanze dalla serie originale (anche cambiando il titolo stesso della serie), in modo da far supporre che questa Signora Colombo fosse solo un’omonima della moglie del tenente di cui tutti conoscevano l’esistenza.

Inoltre Peter Falk ha espresso la sua disapprovazione per lo spin-off, definendolo una “cattiva idea” e “vergognoso”. Quando la serie (moderna) di Colombo tornò in onda nel 1989 su ABC, fu inoltre stabilito che il tenente Colombo e sua moglie Mrs. Colombo erano ancora felicemente sposati e l’esistenza della serie Mrs. Columbo fu effettivamente ignorata.

Kojak

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Titolo originale Kojak
Paese Stati Uniti
Anno 1973-1978
Formato serie TV
Genere poliziesco
Stagioni 5
Episodi 118
Durata 45 min
Crediti
Ideatore Abby Mann
Interpreti e personaggi
Produttore Universal TV
Prima visione
Prima TV originale
Dal 24 ottobre 1973
Al 18 marzo 1978
Rete televisiva CBS
Prima TV in italiano
Data 29 ottobre 1976
Rete televisiva Rai 1 (1976-1982)
Canale 5
Italia 1 (1983)

Kojak, anche nota come Il tenente Kojak, è una serie televisiva statunitense in 118 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 5 stagioni dal 1973 al 1978. La serie fu preceduta da un film TV, trasmesso l’8 marzo 1973: Tenente Kojak il caso Nelson è suo (The Marcus Nelson Murders), inserito poi come episodio pilota nella prima stagione.

È una serie giallo-poliziesca incentrata sui casi affrontati dal tenente Theo Kojak, investigatore di polizia del tredicesimo distretto di Manhattan. Nel 1999 TV Guide classificò Theo Kojak al 18º posto nella classifica dei 50 più grandi personaggi televisivi di tutti i tempi.

Trama

Theodore Kojak, detto Theo, è un duro, incorruttibile, calvo ed elegante tenente greco-americano della polizia dell’undicesimo distretto di Manhattan con la passione per i lecca-lecca. Kojak è ostinato e tenace nelle indagini, mostrando sovente un forte spirito cinico, assieme alla tendenza ad andare oltre le regole, se ciò può portare un criminale di fronte alla giustizia. Savalas descrisse il suo personaggio come un uomo dal “carattere fondamentalmente onesto, duro ma con i sentimenti, il tipo di ragazzo che avrebbe preso a calci una prostituta se avesse dovuto, ma entrambi si sarebbero compresi a vicenda perché magari erano cresciuti nello stesso quartiere“. Il suo atteggiamento sprezzante e spregiudicato, soprattutto nei confronti dei criminali da perseguire, era però visto dal pubblico televisivo dell’epoca con poca “simpatia”, al punto che il celebre mensile satirico Mad Magazine gli dedicò un articolo intitolato Kojerk.

Il suo supervisore è il capitano Frank McNeil. In seguito, nel corso della serie, McNeil viene promosso a capo dei detective di Manhattan. Kojak è il capitano di una squadra di detective di South Manhattan. La sua squadra comprende il giovane detective Bobby Crocker, il detective Stavros (interpretato dal fratello di Telly Savalas, George Savalas, che originariamente utilizzò il nome “Demosthenes” nei crediti) e i detective Saperstein (Mark Russell) e Rizzo (Vince Conti). Anche se la serie si concentra principalmente sul lavoro di polizia di Kojak, di tanto in tanto alcune sottotrame coinvolgono altre aree della vita del personaggio, come nel primo episodio Knockover, in cui Kojak intraprende una relazione romantica con una donna ufficiale di polizia molto più giovane. La serie si concluse nel 1978, dopo cinque stagioni, a causa dei bassi ascolti.

Anni dopo la conclusione della serie, Savalas riprese il personaggio in due film per la televisione, Assassino a piede libero (Kojak: The Belarus File) (1985), un adattamento del romanzo di John Loftus The Belarus Secret, e Kojak: le scatole cinesi (Kojak: The Price of Justice) (1987), basato sul di romanzo di Dorothy Uhnak The Investigation. Tra il 1989 ed il 1990, Kojak tornò in televisione in cinque film per la TV di due ore che andarono in onda sulla ABC, a rotazione con tre altre serie come parte della serie ABC Mystery Movie. In questa sorta di revival, Kojak non è più un tenente al comando di una squadra di detective ma viene promosso ispettore e messo a capo di una sezione del NYPD.

Il lecca-lecca

Nei primi episodi della serie, Kojak viene spesso visto fumare sigarette. Dato che le pubblicità delle sigarette erano state bandite dalla televisione americana nel 1971 e la lotta contro il fumo cominciò a diventare comune nei primi anni settanta, Kojak inizia ad usare lecca-lecca come sostituti alle sigarette. Il lecca-lecca fa il suo debutto nell’ottavo episodio della prima stagione, Dark Sunday, andato in onda il 12 dicembre 1973: Kojak accende una sigaretta mentre inizia ad interrogare un testimone ma ci ripensa e si infila un lecca-lecca in bocca (un Tootsie Pop). In seguito, nello stesso episodio, il detective Crocker gli chiede del lecca-lecca e Kojak risponde: “Sto cercando di colmare il divario generazionale”. Il lecca-lecca divenne un marchio di fabbrica del personaggio, ma contrariamente alla credenza popolare era solo un parziale sostituto per le sigarette e Kojak non ha mai smesso di fumare.

Personaggi e interpreti

George Savalas (fratello di Telly), interprete del Detective Stavros

Telly Savalas, Dan Frazer e Jean LeBouvier nell’episodio The Trade-Off(Codice postale in versione italiana) andato in onda il 2 marzo 1975.

Personaggi principali

  • Tenente Theodore “Theo” Kojak (118 episodi, 1973-1978), interpretato da Telly Savalas.
  • Capitano Frank McNeil (117 episodi, 1973-1978), interpretato da Dan Frazer.
  • Detective Robert “Bobby” Crocker (117 episodi, 1973-1978), interpretato da Kevin Dobson.
  • Detective Heathcliff Stavros (115 episodi, 1973-1978), interpretato da George Savalas.
  • Detective Percy Saperstein (100 episodi, 1973-1978), interpretato da Mark Russell.
  • Detective Lionel Rizzo (81 episodi, 1974-1978), interpretato da Vince Conti.

Personaggi secondari

  • Gil Weaver (12 episodi, 1973-1976), interpretato da Roger Robinson.
  • Prince (10 episodi, 1973-1976), interpretato da Borah Silver.
  • Constantine (9 episodi, 1974-1978), interpretato da Nick Dennis.
  • Sergente Al Vine (7 episodi, 1973-1976), interpretato da Bruce Kirby.
  • Detective Gomez (6 episodi, 1973-1976), interpretato da Victor Campos.
  • Tenente Steve Nicola (6 episodi, 1973-1977), interpretato da Alan Manson.
  • Agajanian (5 episodi, 1973-1975), interpretato da Darrell Zwerling.
  • Sergente Geno Polucci (4 episodi, 1974-1978), interpretato da Tige Andrews.
  • Marie Stella (4 episodi, 1977), interpretata da Carole Cook.
  • Teddy Maclay (4 episodi, 1973-1978), interpretato da Ken Kercheval.
  • Shelia (4 episodi, 1975-1977), interpretata da Catlin Adams.
  • D.A. Angus Moore (4 episodi, 1976-1977), interpretato da Lester Rawlins.
  • Dottor Moscowitz (4 episodi, 1975-1977), interpretato da Raymond Singer.
  • Frenchy Du Bois (4 episodi, 1974-1978), interpretato da T.J. Castronovo.
  • Celia Lamb (1 episodio, 1973), interpretata da Lola Albright

Produzione

La serie, ideata da Abby Mann (uno sceneggiatore premio Oscar noto per il suo lavoro in serie televisive antologiche come Robert Montgomery Presents e Playhouse 90), fu prodotta da Universal TV e girata in California e a New York. Le musiche furono composte da Billy Goldenberg.

La Universal Television aveva chiesto ad Abby Mann di creare una sceneggiatura basata su una storia reale, quella degli omicidi di Emily Hoffert e Janice Wylie, due donne violentate e uccise nel loro appartamento di Manhattan nel 1963. Di questo doppio delitto fu ingiustamente accusato un giovane afro-americano di nome George Whitmore Jr., a cui fu estorta illegalmente una confessione. Il giovane fu poi prosciolto da ogni accusa solo dopo l’intervento di un secondo team di detective che, grazie ad accurate indagini, riuscirono a scovare il vero colpevole, un tossicodipendente portoricano. Mann sviluppò il progetto come un grintoso police procedural concentrandosi sui pregiudizi razziali e sui diritti civili degli indagati e dei testimoni. Il risultato fu il film per la televisione del 1973 Tenente Kojak il caso Nelson è suo (The Marcus Nelson Murders). I titoli di apertura e chiusura del film sottolineavano che si trattava di un resoconto fittizio degli eventi che avevano portato all’istituzione del Miranda warning da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti Corte nel 1966.

Telly Savalas recitò nel film nel ruolo del detective della polizia Kojak e il lungometraggio funse da pilot per la serie televisiva il cui primo episodio andò in onda il 24 ottobre 1973 sulla rete televisiva CBS.

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