Torna a RIONE delle Storie 📖📚
I greci hanno creato immagini di divinità per diversi scopi. Un tempio ne ospitava spesso una statua ed era spesso decorato con scene in bassorilievo o altorilievo. Le loro immagini erano presenti su sarcofagi, affreschi, mosaici, monete, alabastron, anfore 🏺 o altre ceramiche, dove venivano rappresentate scene mitologiche, oltre ad apparire nella letteratura e in altre arti.
Gli Olimpi o Dodekatheon (dal greco δώδεκαdodeka, “dodici”, e θεῶν theon, “degli dèi”) sono i dodici dèi principali della mitologia greca. Il nome deriva dal fatto che abitano sul Monte Olimpo. Sono esseri soprannaturali e immortali che governavano sulla vita e la morte degli esseri umani.
In altri miti, invece, alcuni dèi vengono presentati come figli di divinità in realtà più giovani, come Afrodite, generata da Urano, successivamente indicata come figlia di Zeus, in realtà nipote di Urano stesso.
Gli Olimpi 🏛 appartengono a un terzo capitolo divino: si possono infatti individuare tre fasi nella mitografia greca:
- Inizialmente un corpus puramente cosmogonico, nel quale non ci sono dèi propriamente detti, ma divinità naturali demiurghe e totemiche. Tra queste assume particolare importanza Urano, dal quale discenderanno gli Olimpi.
- La seconda generazione divina è quella dei Titani, il cui capo era Crono. Sono le divinità dei greci pelasgi.
- I Titani furono spodestati successivamente dagli Olimpi, secondo Tallo (uno storico del I secolo citato da Taziano nel suo Oratio ad Graecos) trecentoventidue anni prima della guerra di Troia, cioè circa verso il 1500 a.C., una data accettabile per l’espansione ellenica in Tessaglia.
Nei miti della titanomachia e della gigantomachia viene raccontato questo processo di sostituzione divina, che non fu affatto pacifico.
Gli Olimpi, quindi, dovrebbero essere i nipoti di Urano, ma le genealogie degli dèi dell’antica Grecia sono difficili da seguire e intricate tra loro. Ciò è spiegato dal fatto che, in caso di avvicendamento di élite diverse, ogni gruppo al potere dichiarava il proprio pantheon, o il proprio dio, superiore agli altri, e forzava i miti precedenti per giustificare questo cambiamento.
I Titani, per esempio, erano le divinità dei pelasgi, le popolazioni greche forse autoctone. Con l’arrivo degli invasori elleni le prerogative di tali divinità vengono assunte dai nuovi dèi, gli Olimpi: ricordiamo Atena, dea della saggezza, che uccide il titano Pallade, patrono del medesimo attributo.
Le generazioni divine
Gli Dei della PRIMA generazione
Zeus (Ζεύς, Zeus) Re e padre degli dei, è il sovrano dell’Olimpo, dio del cielo (se dovesse cavalcare nuvole potrebbe perdere un valore ), del tempo atmosferico, dei tuoni e dei fulmini (lanciati contro suoi nemici), della legge, dell’ordine e della giustizia. È il più giovane figlio dei Titani, Crono e Rea e ha detronizzato suo padre da sé, acquisendo il potere del cielo. È rappresentato con attributi regali, una figura robusta, con barba scura. I suoi simboli sono il lampo, la folgore, la quercia, lo scettro e la bilancia. Gli animali a lui sacri sono l’aquila e il toro. Il suo corrispondente romano è Giove, anch’egli capo supremo degli altri dèi. Fratello e marito di Era, essa è la sua sposa ufficiale, perché egli ha avuto molte amanti.
Era (Ἥρα, Hḗra) Regina degli dèi e dea del matrimonio, delle donne adulte, del parto, dell’eredità, dei re e degli imperi. È la moglie e sorella di Zeus, figlia di Crono e Rea. Veniva in genere rappresentata in atteggiamento regale, in età adulta, indossante un diadema e un velo coprente la testa, a volte con in mano un fusto di loto. Benché fosse la dea del matrimonio, Zeus le era molto infedele e questo le procurava gelosia e sete di vendetta. Per esempio quando lui la tradì con Alcmena, dalla quale nacque Eracle, lei perseguitò quest’ultimo con le fatiche e alla fine lo fece impazzire. Un altro racconto dice invece che lo adottò e lo nutrì. Gli animali a lei sacri erano la vacca, il pavone, la leonessa e il cuculo. I simboli sono il melograno, la corona. A Roma era conosciuta come Giunone.
Poseidone (Ποσειδῶν, Poseidōn) Dio del mare, dei fiumi, dei laghi, delle alluvioni, dei maremoti e dei terremoti. È figlio di Crono e Rea, fratello di Zeus, Ade, Era, Estia e Demetra. Comanda su uno dei tre regni, come re dei mari e delle acque. Nelle rappresentazioni classiche è visto come uomo maturo, di corporatura robusta, con una barba vistosa, e regge un tridente. Gli animali a lui sacri sono il cavallo e il delfino. Il suo matrimonio con Anfitrite è rappresentato con una processione trionfale (da loro nacque poi Tritone), anche se aveva molte amanti. Alcuni racconti dicono che ebbe una relazione con Medusa, da cui nacque Pegaso, venuto fuori mentre Perseo le tagliava la testa. I suoi simboli sono il tridente, il cavallo (Poseidone e Atena si contesero l’Attica: Poseidone creò il cavallo, Atena l’ulivo; vinse Atena), il delfino, i pesci e il toro. Il suo corrispondente romano è Nettuno.
Demetra (Δημήτηρ, Dēmētēr) Dea del grano, dell’agricoltura, del raccolto, della crescita e della nutrizione della fertilità, dell’agricoltura, delle piante. È la sesta figlia di Crono e Rea e sorella di Zeus, dal quale ebbe Persefone (secondo un’altra leggenda però questa non era sua figlia ma di Zeus e Stige). Era una delle divinità maggiori dei misteri eleusini, dove il suo potere sul ciclo della vita delle piante simbolizza il passaggio dell’anima umana dalla vita all’oltretomba. Era rappresentata come una donna matura, spesso con una corona, un fascio di graminacee e una torcia. I suoi simboli sono la cornucopia, la spiga, il serpente alato, e il loto con il fusto. Gli animali a lei sacri sono i maiali e i serpenti. La corrispondente divinità romana è Cerere, da cui deriva la parola “cereale”.
Estia (Ἑστία, Hestía) Dea vergine della terra, della casa e della castità. È figlia primogenita di Rea e Crono, sorella di Zeus, di Poseidone, Ade, Era e Demetria. Non sempre identificabile nell’arte greca, appare come una donna umile dal capo coperto con un velo. I suoi simboli sono il focolare, il cerchio, la casa, il cuore e la pentola. In alcuni racconti lei rinuncia al proprio scanno tra gli Olimpi in favore di Dioniso. Nella mitologia romana corrisponde a Vesta, che ha invece un ruolo maggiore, anche per l’istituzione delle vestali.
Gli Dei della SECONDA generazione
Apollo (Ἀπόλλων, Apóllōn) o Febo, Dio della musica, delle arti, della conoscenza, della cura, della peste, della profezia, della bellezza maschile, della divinazione, della scienza e della conoscenza, della malattia e della medicina, della luce, del tiro con l’arco e del sole. È il più giovane figlio di Zeus e Latona e ha una sorella gemella, Artemide. Come fratello e sorella vennero identificati con il sole e la luna ed entrambi usavano archi e frecce. In miti più antichi è in competizione con Ermes, suo fratellastro. Nelle sculture è rappresentato come un uomo molto bello, senza barba e con lunghi capelli, dal fisico ideale. Essendo perfezionista poteva essere crudele e distruttivo, e i suoi amori sono raramente felici. Per esempio, l’inutile corteggiamento della ninfa Dafne, entrambi vittime di Eros che aveva colpito lui con una freccia d’amore (per punirlo della sua vanità) e lei con una d’odio. Lei venne trasformata in lauro e perciò Apollo ne adorava le foglie e spesso le indossa, portando anche una lira. Spesso appare in compagnia di muse. Gli animali a lui sacri includono il capriolo, i cigni, le cicale, i falchi, i corvi, le volpi, i topi e i serpenti. Anche nella mitologia romana era chiamato Apollo.
Dioniso (Διόνυσος, Diónysos)/Bacchus (Βάκχος, Bákkhos) Dio del vino, delle feste, della follia, del caos, dell’ubriachezza, delle droghe e dell’estasi. L’origine viene dall’antica Chios, che era la sua casa. È stato rappresentato come un vecchio con la barba o un fanciullo carino ed effeminato, dai capelli lunghi. I suoi simboli includono un tirso (bastone con in cima una pigna), una coppa per bere, grappoli d’uva e una corona di edera, la tigre, la pantera, il leopardo, i delfini e la capra, gli asini e i serpenti. È spesso in compagnia di un tiaso, una processione di assistenti che includono satiri, menadi, e il suo tutore sileno. Sposato con la principessa cretese Arianna. Aggiunto più tardi agli dèi dell’Olimpo Il più giovane, dio olimpionico, nonché l’unico a essere nato da una donna mortale, in resoconti precedenti ha rimpiazzato Estia. Un altro suo nome era Bacco, con il quale verrà ripreso tra i romani.
Artemide (Ἄρτεμις, Ártemis), Dea vergine della caccia, della selvatichezza, degli animali, delle ragazze, della verginita, del parto e della luna. In tempi successivi è stata associata con l’arco e le frecce. Era figlia di Zeus e Latona, ed era sorella gemella di Apollo. È spesso rappresentata come donna giovane, mentre indossa un corto chitone la cui gonna arriva sopra le ginocchia, e ha con sé un arco e una faretra. I suoi simboli includono lance da caccia, una mezza luna al capo, pellicce, cervi e altri animali selvaggi. Gli animali a lei sacri, oltre al cervo, comprendono orsi, cinghiali e altri animali di bosco. Il suo corrispondente romano è Diana.
Ermes (Ἑρμῆς, Hērmēs), Dio dei confini, dei viaggi, delle comunicazioni, degli scambi commerciali, dei linguaggi e della scrittura, messaggero degli dei, dio del commercio, dell’eloquenza e dei ladri. Figlio di Zeus e della pleiade Maia, era il messaggero degli dèi e uno psicopompo che accompagnava le anime dei trapassati nell’aldilà. Era rappresentato come un giovane atletico senza barba, ma anche come un vecchio barbuto dotato di un fallo enorme. Figlio di Zeus e della pleiade Maia. Il secondo più giovane dio olimpico, di poco più vecchio di Dioniso. Sposò Driope, figlia di Eurito, e il loro figlio Pan divenne il dio della natura, signore dei satiri, inventore del flauto di Pan e compagno di Dioniso. I suoi simboli includono un caduceo, sandali con le ali, un petaso o altro cappello da viaggio. Gli animali a lui sacri erano la tartaruga, il gallo e l’avvoltoio, la cicogna, il serpente. Il corrispondente romano Mercurio era più strettamente collegato con il commercio.
Atena (Ἀθηνᾶ, Athēnâ), Dea vergine della saggezza, dell’ingegno, dell’intelligenza, della pace, della tessitura e della strategia militare, ovvero gli aspetti più nobili della guerra (contrario di Ares, il quale si occupava degli aspetti più brutali e malvagi), dei manufatti e dell’artigianato. Secondo la maggior parte delle tradizioni Figlia di Zeus e dell’oceaninaMeti, nata dalla fronte del padre già adulta e armata, dopo che questi aveva ingoiato la madre trasformata da lui stesso in una mosca (in altre versioni era stata mutata in una goccia d’acqua). Veniva rappresentata con un elmo con cimiero, armata di scudo e spada, con un’egida sopra una veste lunga. Dea “dagli occhi glauchi” (azzurri, lucenti), o comunque dotati di luce speciale e lampi di astuzia. Proteggeva eroi greci come Odisseo e la città di Atene (chiamata così in suo onore). I suoi simboli sono l’olivo e la civetta. La corrispondente dea romana è Minerva.
Ares (Ἄρης, Árēs), Dio della guerra, della rabbia, dello spargimento di sangue e della violenza. Figlio di Zeus e Era, tutti gli altri dèi (esclusa Afrodite) lo disprezzavano. Era rappresentato come un giovane senza barba, spesso con un elmo o una lancia o una spada, nudo o vestito da guerriero. Omero lo descrive come inaffidabile, umorale, sanguigno, in contrasto con Atena, che in guerra ha invece strategia e capacità di controllo. Gli animali a lui sacri sono l’avvoltoio, il cane, il serpente velenoso il picchio verde, il lupo, e il cinghiale. Il suo corrispondente romano è Marte e ha dato origine alla parola “marziale”, che però era visto come progenitore della gente di Roma, e rappresentato in genere più adulto.
Afrodite (Ἀφροδίτη, Aphroditē), Dea dell’amore, della bellezza, del desiderio, della fertilità e del piacere carnale e della buona navigazione. Figlia di Zeus e dell’oceanina Dione o, secondo un altro mito, nata dal sangue di Urano versato nel mare dopo essere stato sconfitto dal suo figlio minore Crono. Benché sposata con Efesto, aveva diversi amanti, tra i quali i più noti sono Ares, Adone, e Anchise. Fu rappresentata sempre come una bella donna ed è la dea che più spesso appare nuda o seminuda. I poeti ne apprezzano il sorriso e il riso. Tra i suoi simboli troviamo le rose e altri fiori, le conchiglie, la madreperla, e il mirto. Gli animali a lei sacri erano le colombe e i passeri. Il suo nome ha dato origine alla parola “afrodisiaco”. La sua corrispondente nella mitologia romana è Venere.
Efesto (Ἥφαιστος, Hḗphaistos) Fabbro degli dei, Dio del fuoco, della metallurgia, e dell’artigianato. Figlio di Era, concepito a seconda del mito da Era da sola, o insieme a Zeus. Dopo la sua nascita fu gettato dal monte Olimpo e cadde sull’isola di Lemno. Marito brutto dell’adultera Afrodite, le fu fedele al contrario della maggior parte dei mariti della mitologia. In genere rappresentato come uomo con la barba, un martello, un’incudine o delle tenaglie, a volte a cavallo di un asino. Gli animali a lui sacri erano appunto l’asino, ma anche il cane da guardia e la gru. Tra le sue creazioni c’erano le armi di Achille. Se nella mitologia greca Efesto usava il fuoco come forza creativa, presso i romani era un dio più terribile, con poteri distruttivi e associato ai vulcani, come anche il suo nome romano Vulcano attesta. Il suo nome latino ha dato origine alla parola “vulcano”.
Gli Dei, da sempre un’attrazione intrigante per grandi e per bambini…
Pollon, Pollon combinaguai
Su nell’Olimpo felice tu stai
La beniamina di tutti gli dei sei tu
Pollon combinaguai
Su dai racconta quello che tu sai
Degli abitanti di questa città
Gli abitanti dell’Olimpo sono le divinità
Poi lì c’è una bambina che ancora dea non è
È graziosa e birichina Pollon il suo nome è…
Ascolta qui 📯
I PERSONAGGI
|
|
Pollon è la figlia del Dio Apollo. E’ una bambinetta paffutella, pasticciona e combinaguai. Pare che tutto quello che fa diventi poi un disastro a livello quasi planetario, non ne combina una giusta e passa quasi la maggior parte degli episodi a rimediare ai pasticci che combina. Non è ancora una Dea, ma vorrebbe diventarlo presto, per questo, a volte, cerca di raggirare gli Dei e farsi donare i poteri più svariati (coi quali combina i peggiori casini! XD). Ma in fondo la piccola Pollon ha un cuore d’oro ed è molto generosa, non esita a farsi in quattro (e già di come lei ne basta una!!!! ;DD) per aiutare chi è in difficoltà, sia si tratti dei suoi amici o parenti, sia di sconosciuti. |
Eros è il Dio dell’Amore. E’ un bambinetto alato che se ne va in giro per il mondo completamente nudo… solo che… non è poi quella gran bellezza (per non infierire sul suo aspetto fisico XD) e nonostante faccia innamorare tutti, lui alle donne fa proprio ribrezzo!! XDDD |
E’ il Dio del Sole, della Musica e della Medicina. Ama spassarsela e godersela e la mattina è perennemente in ritardo, per cui il Sole non sorge mai in tempo. E’ la disperazione della Dea dell’Aurora, la quale suda non poche camice per tirarlo fuori dal futon (si, futon, avete letto bene! ;D). A quello che dice lui la madre di Pollon lo ha mollato senza poi farsi più vedere o dare notizie di sé, ma comunque anche lui pare aver preso dal padre… visto che nel corso della storia non poche sono le belle donzelle di cui si innamora (a volte anche corrisposto). |
E’ il padre e il Dio di tutti gli Dei, quindi anche il padre di Apollo e nonno della piccola Pollon. La sua consorte è Era, ma è un gran farfallone e la sua occupazione principale è scendere dall’Olimpo per andare a corteggiare ninfette e giovani donzelle. Ma all’occorrenza sa farsi rispettare e imporre la sua autorità per far si che tutto fili liscio sia nel mondo degli Dei che sulla Terra. |
E’ la Dea della Bellezza. Vive in uno stupendo palazzo circondata di cose belle e passa molto del suo tempo davanti allo specchio a curare il suo aspetto fisico. E’ la madre di Eros, ma nonostante a volte si vergogni della poca avvenenza del figlio si rivela, tutto sommato, una madre amorevole. |
E’ la moglie di Zeus, nella serie è anche la madre di Apollo (nonostante mitologicamente non fosse così). Se ne va sempre in giro con calze a rete e un aspetto un po’ sadomaso (XDDDDD). Non tollera le scappatelle del marito (vere o presunte) e non perde occasione di punirlo con fulmini o torture varie, nonché di perseguire le povere malcapitate che cadono nella rete del Padre degli Dei. E’ anche la Dea del focolare domestico e spesso la vediamo anche all’opera in cucina e in casa. |
Artemide è la Dea della Caccia e della Luna, è lei che fa sorgere l’astro tutte le notti. Di giorno invece se ne va in giro per i boschi con le sue ancelle. Non ama gli uomini e se ne scopre uno che la spia mentre fa il bagno o caccia non gli riserva trattamenti di favore (ne sa qualcosa la paperella che accompagna spesso Pollon: in origine era un giovane che ha osato spiare le grazie della Dea della Luna). |
E’ la Dea delle Arti Manuali e della Guerra. Se ne va sempre in giro con un elmo in testa e spesso pure armata di lancia e scudo. E’ anche la Dea dell’intelligenza e la vediamo anche cimentarsi nel gioco degli scacchi con Apollo. Ma come tutte le Dee dell’Olimpo è piuttosto permalosa e non mancherà di punire quei mortali che le mancheranno di rispetto. |
Poseidone è il Dio del Mare. E’ un gigante che porta al fianco una fiaschetta sempre piena di sakè. Aiuterà Pollon in molte occasioni, spesso però verrà raggirato dalla piccola che minaccerà di raccontare a tutti il suo terribile segreto: il Dio del Mare in realtà… non sa nuotare!! XDD Infatti non sono poche le volte che lo vedremo a bagno su un enorme salvagente a righe colorate. |
![]() Hades e Persephone
(Ade e Persefone) Ade è il Dio dei Morti, Persefone la sua sposa. Regnano incontrastati sugli Inferi dove fanno il bello e il cattivo tempo e dove perseguitano i defunti nei modi più assurdi. Persefone soprattutto non manca mai di maltrattare e raggirare chiunque (vivo o morto) osi entrare nel suo regno. |
Efesto è un Dio e un abile inventore/costruttore. E’ il padre di Eros (finalmente capiamo da chi ha preso il piccolo Dio dell’Amore! XDDD). Vive nel suo laboratorio dove costruisce le cose più disparate (dentro il quale non è improbabile imbattersi anche in aerei, carroarmati e robe simili). Ma spesso… le sue invenzioni e i suoi manufatti sono fallimentari e contribuiscono a creare il caos sul Monte Olimpo. |
Dioniso è il Dio del Vino. La sua occupazione principale è bere, ubriacarsi e ballare sui tavoli totalmente fuori di testa. Ma è molto apprezzato dagli altri Dei per il vino che produce il quale contribuisce ad animare i festini serali dei suoi “colleghi”. |
![]() Megami no naka no Megami
(Dea delle Dee) E’ la Dea che aiuta spesso la nostra Pollon e le dona il Miracolo Bonbon (Miracle Bonbon in originale), fermaglio a forma di farfalla che permette alla piccola di usare parte del potere degli Dei e che lei usa per di togliersi dai guai. |
![]() (Dr. Cha Cha Cha) E’ uno strano scienziato (pazzo aggiungerei) che vive in un laboratorio sottomarino pieno di supercomputer, fiaschette e fialette piene di intrugli colorati. Aiuta gli Dei dell’Olimpo con i suoi pericolosi intrugli che spesso risultano più deleteri che utili. |
Dosankos è il mitico cavallo di Apollo, quello che traina l’altrettanto mitico carro del sole (carro molto spartano fatto con 4 assi messe assieme, alla faccia della regalità!! XDDD). Potrebbe sembrare un poveretto in balia degli eventi e degli Dei (nonché di Pollon), ma sa come farsi valere e come, a volte, raggirare il suo divino padrone. |
Azuma-mushi è un animaletto che funge da narratore nella serie. E’, ovviamente, creato come caricatura dell’autore del manga di Pollon (non a caso si chiama Azuma e porta in testa una sorta di calamaio e pennino). Ha l’aspetto di uno strano insetto antropomorfo (mushi significa appunto insetto). |