💥 Aggiornamento – Il motto: “compreresti un’auto usata da lui?”, venne coniato per Nixon a inizio anni ’60 🚗

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La prima versione di un anno e mezzo fa… 

Il motto: “compreresti un’auto usata da lui”, venne coniato per Nixon a inizio anni ’60 🚗


In effetti nulla di più vero! Immaginate di dover acquistare un’atomobile usata 🚗 e di trovarvi davanti, come venditore, uno di questi soggetti 😲:

RENZI, BERLUSCONI, DI MAIO, GRASSO, SALVINI, CONTE, la MELONI, ZINGARETTI, BERSANI, la BOSCHI, la BOLDRINI,… cosa pensereste al primo incontro?

Vediamo un po’… andiamo con ordine e immaginiamo un nostro primissimo pensiero 💭, per ognuno di loro! 

⛔ Matteo Renzi: “cavoli, questo è tale e quale a Mr Bean! E, come noto agli amanti del personaggio, il caro signor Bean è un bel fetente 👿… egoista ed inaffidabile, cinico ed insensibile…

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▶️ Silvio Berlusconi: “accidenti, questo vecchio è tosto e si cura esteticamente tanto… deve avere un sacco di soldi… Non mi sembra che possa essere interessato a fregarmi… se non altro perché non ne ha bisogno… certo che “ne ha” anche dell’ometto vispo e di sicuro i sedili saranno di quelli ribaltabili…👠”

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⚠️ Luigi Di Maio: questo sbarbatello puzza di latte 🥛 e mi sembra anche uno scansafatiche…, ma come mai vende una macchina? Non credo sia per comprarne una nuova, visto che non avrà il becco di un quattrino… boh… qui c’è sotto qualcosa… magari un Grillo nel cofano o un Casaleggio nel baule… mhhh, sento odore di sola…

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⏬ Pietro Grasso: “mi sembra uno navigato, alla ricerca di un sedile più grosso, o addirittura di una poltrona,… forse quello che ha non gli basta. Comunque mi dà l’idea che alla guida sia un imbranato, tipo il signore col cappello 🎩…”


🔝 Matteo Salvini: “questo marcantonio con la felpa 🏎 mi sembra uno carico… non credo sia uno che parcheggia in doppia fila, ma che invece sorpassa con la linea continua; pare anche il soggetto che se viene fotografato dall’auto-velox potrebbe tornare indietro e…”

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🆕️ Giuseppe Conte: “deve essere uno che gira con le macchine altrui, magari quella aziendale; insomma, deve essere uno che fa il brillante con il sudore degli altri…”

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🔝 Giorgia Meloni: “mah, mi sembra sveglia, secondo me si gestisce bene nel traffico! Però, cavoli, la macchina dentro la poteva tenere meglio… è indecente: piena di briciole 🍪!”

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🆕️ Nicola Zingaretti: “questo soggetto deve essere uno dalle idee poco chiare, oggi vende il suo Doblò usato e domani compra una Smart Duo… e non solo… fa guidare l’auto a tutti e poi cambia idea continuamente sul percorso…

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Pierluigi Bersani: “certo che questo signore è uno ligio: bolli tutti pagati, assicurazione in prima classe, collaudi e revisioni mai saltati… aspetta un momento!… Ma che compagnie frequenta?  Nei seggiolini posteriori ci sono un sacco di chewingum attaccate sotto al poggiatesta 💺… Qui, sono le cattive compagnie che lo rovinano!”


🔴 Maria Elena Boschi: “ho un forte dubbio: ma quest’auto l’ha pagata lei? O forse, il suo babbo 💰 con un prestito bancario ora in sofferenza?…”

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Laura Boldrini: “ma questa qua ce l’ha la patente🚕 ???


…vabbè, ho deciso: per quest’anno faccio il car-sharing!!! 😉

… una CURIOSITÀ STORICA 🤓

Il modo di dire è diventato parte della cultura popolare, in particolare negli Stati Uniti, grazie a un celebre poster della campagna elettorale per le elezioni presidenziali statunitensi del 1960, in cui si affrontarono il candidato democratico John F. Kennedy e il repubblicano Richard Nixon, allora vicepresidente di Dwight Eisenhower.

James Reston, un giornalista del New York Times, scrisse dalla convention democratica del luglio 1960 (quella che scelse ufficialmente Kennedy, allora senatore del Massachusetts, come candidato democratico) che “la presa in giro più popolare è una di quelle immagini minacciose di Nixon con una scritta che dice: ‘Compreresti un’auto usata da quest’uomo?’”.

Quel poster divenne popolarissimo molto in fretta – circolava soprattutto nelle università – ma non è chiaro chi sia stato a inventare lo slogan: secondo alcuni fu l’allora famosissimo comico Mort Sahl, che scrisse alcune battute per i discorsi di Kennedy, mentre secondo altri fu il giornalista politico Noel Parmentel.

Quella del 1960 fu anche la prima campagna elettorale presidenziale nella storia degli Stati Uniti in cui vennero introdotti i dibattiti televisivi tra i candidati, e secondo molti commentatori proprio l’aspetto di Nixon (un uomo non più giovanissimo che sotto stress sudava in fronte) fu decisivo per la sua sconfitta alle elezioni di novembre: una sconfitta strettissima, dato che Kennedy battè Nixon di circa 120 mila voti a livello nazionale.


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