⛔ IL CONFLITTO DI INTERESSI ALL’INTERNO DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI…

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Un pensiero pervade sempre di più coloro che la Politica la fanno onestamente: come possono essere credibili ed eleggibili quei soggetti che, in una competizione elettorale, palesano in modo evidente che la loro futura posizione è, e sarà, collegata a numerosi conflitti di interessi palesi e/o potenziali?

COS’E’ ESATTAMENTE IL CONFLITTO DI INTERESSI CHE SI PUO’ REALIZZARE IN UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (COME AD ESEMPIO, IN UN COMUNE)?

Un modo per capire è attraverso gli ESEMPI 

(ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale):

ESEMPIO 1: TIZIO DIVENTA SINDACO E “AIUTA” LA MOGLIE SEMPRONIA

  • se Tizio (Amministratore Pubblico con ruolo apicale, es.: un Sindaco) è convivente, marito, fratello, padre, nonna, zia… di Sempronia, potrà mai agevolare le attività imprenditoriali di Sempronia oppure, far prendere valore ai suoi beni immobiliari attraverso l’emanazione di atti, o agevolazioni, o progetti deliberati dalla sua Amministrazione? 🤔

ESEMPIO 2: CAIO DIVENTA ASSESSORE ED HA TANTA IMU NON PAGATA

  • e ancora, se Caio non avesse corrisposto i pagamenti di imposte locali al Comune di Poggiballo Canneto, potrà mai diventarne lui stesso Assessore, o Sindaco, o Consigliere? 😨

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ESEMPIO 3: MEVIO DIVENTA SINDACO E AIUTA LA COMARE GIUSTINA

  • e ancora, se Mevio fosse amicone di Giustina, una volta Sindaco presso il Comune di Poggiballo Canneto, potrà mai Mevio agevolare solamente Giustina, a discapito degli altri cittadini, trovandole una bella occupazione? 😞

INSOMMA, TUTTO SEMBRA ABBASTANZA FACILE DA CAPIRE, NULLA DI COMPLICATO… MA, “SEMPLICEMENTE E POTENZIALMENTE” ILLEGALE.


❔ COS’E’ ESATTAMENTE IL CONFLITTO DI INTERESSI CHE SI PUO’ REALIZZARE IN UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (COME AD ESEMPIO, IN UN COMUNE)?

Il conflitto di interessi è una condizione giuridica che si verifica quando viene affidata cruciale responsabilità decisionale ad un soggetto che ha interessi personali o professionali in contrasto con l’imparzialità richiesta da tale responsabilità, che può venire meno a causa degli interessi in gioco. Nelle amministrazioni comunali potrebbe essere il caso del Sindaco, Vice-Sindaco, Assessori e Consiglieri (ma anche i dirigenti-funzionari, fino ad arrivare agli impiegati).

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Il CONFLITTO DI INTERESSI politico:

  • minaccia la democrazia e la giustizia
  • investe l’essenza della democrazia
  • inquina molti settori della vita pubblica

e può definirsi come la situazione apparentemente “legale” in cui viene a trovarsi un governante, un amministratore, un politico, un giudice, ecc. che,  anziché fare l’interesse pubblico nella sua attività istituzionale, cura il suo interesse privato o quello di parenti, amici o prestanome nei vari campi in cui opera.

Il vantaggio che questo soggetto ne ricava può essere di natura politica o economica o professionale e vìola il principio secondo cui ciascuno emerge per i propri meriti e non per artifici che esaltino le sue VIRTU’ INESISTENTI.


Il conflitto di interessi vìola l’articolo 97 della Costituzione che impone alla Pubblica Amministrazione di rispettare i principi del buon andamento e dell’imparzialità nella gestione della cosa pubblica e vìola codici deontologici che impongono correttezza di comportamento.

Talvolta vìola anche il Codice Penale e sempre più spesso il conflitto di interessi dilaga.


Oggi il conflitto di interessi è divenuto pure il principale strumento di corruzione, ma deve essere debellato, COME?

MOSTRANDO A TUTTI COSA SUCCEDE E QUINDI METTERE IN LUCE LE SPORCHE MODALITA’ ADOTTATE DA TALUNI e SPESSO NOTE A TANTI.


La violazione di queste norme dà luogo a responsabilità disciplinare, civile e penale dell’amministratore, oltre a poter costituire nullità o annullabilità dei suoi provvedimenti e decisioni.


COSA DEVE FARE L’AMMINISTRATORE PUBBLICO ONESTO?

Prima di adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endo-procedimentali ed i provvedimenti, se il soggetto è onesto, deve segnalare IMMEDIATAMENTE ed in MODO CHIARO la situazione che lo compromette, anche se solamente potenziale e quindi deve astenersi dal procedere.

L’AMMINISTRATORE PUBBLICO si deve astenere dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi:

  1. propri;
  2. di suoi parenti (o affini entro il secondo grado);
  3. del coniuge o di conviventi;
  4. di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale;
  5. di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi;
  6. di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente;
  7. di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui sia amministratore o gerente o dirigente

e si deve astenere in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza.


La violazione sostanziale dà luogo a responsabilità disciplinare, oltre a poter costituire fonte di illegittimità del procedimento amministrativo, fino ad arrivare alla rimozione del soggetto e l’avvio di specifici provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria sia in ambito civilistico che penale.

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Spesso la fattispecie dei conflitti di interesse è correlata al perpetrarsi del reato di CORRUZIONE e di tutte le sue articolate declinazioni (falso in atto pubblico, abuso di potere, abuso d’ufficio, concussione, ecc.).


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