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Trattasi della disposizione d’animo sospettoso, di colui che tende a dubitare, a non dare fiducia.
Vocabolario della lingua italiana Zecchini del 1884 |
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L’atteggiamento critico e diffidente – descritto da Pio XII nel suo Radiomessaggio per il Natale del 1944 – è una componente essenziale del principio democratico:
quando il controllo e l’indirizzo da parte del popolo nei confronti dei governanti viene meno, ed i governanti si allontanano dal popolo, che invece loro stessi dovrebbero servire, vuol dire che la democrazia è in crisi.
In queste condizioni è evidente la necessità di una sostituzione…
LA SANA DIFFIDENZA
Umberto Eco disse che una sana diffidenza è l’antidoto per certi veleni.
Una sana diffidenza che consentirebbe di leggere dietro, attraverso e di fianco ai diversi fenomeni…
Una sana diffidenza è ben interpretata quando…
Vista come istinto naturale, la diffidenza SANA è quell’opzione che spinge a non fidarsi subito delle situazioni nuove e sconosciute, a non esporsi e a non mettersi in pericolo.
LA DIFFIDENZA PER TUTTO, INSANA E PATOLOGICA
Scriveva il professor Morelli: qualunque sia la causa della diffidenza esasperata, il risultato è sempre negativo.
Per tenersi lontani dai pericoli si evitano anche tantissime situazioni che potrebbero essere piacevoli o vantaggiose; quegli stessi pericoli potrebbero del resto quasi sempre essere visti e prevenuti anche con un normale atteggiamento di sana cautela o di semplice attenzione.
Questa diffidenza tout-court impedisce di ricevere, di conoscere, di farsi conoscere, di farsi curare, di evolvere. Se non si è liberi di scegliere si resta vittime perenni dell’ansia patologica ed inevitabilmente si perdono delle chance:
- occasioni di incontro, di scambio e di arricchimento;
- si rallenta lo sviluppo psichico e le naturali trasformazioni dell’Io;
- si diventa ostici da frequentare e si allontanano le persone;
- si bloccano le novità nel tentativo di gestire e controllare tutto.
L’eccesso di diffidenza implica sempre l’ansia patologica da controllo…
DIFFIDENZA E DISCRIMINAZIONI
“I giovani oggi? Digitali nativi, aperti al mondo, a nuove tecnologie e forme di comunicazione, ma spesso diffidenti e discriminanti nei confronti di chi è accanto, se diverso”.
Lo afferma Isabella Poli, direttore scientifico del Centro studi «Minori e Media», commentando la ricerca su «Minori, mass media e diversità».
Un migliaio di studenti delle superiori di nove regioni italiane hanno risposto ad un questionario. Pur ritenendosi, a parole, meno discriminanti rispetto agli adulti, gli intervistati hanno mostrato di non essere poi così diversi rispetto a loro genitori e nonni.
E gli anziani? Come vivono la diffidenza?
Difficoltà e diffidenza emergono principalmente nella persona anziana con il ricorso all’assistente (badante) che è spesso una soluzione obbligata, ma assunta in taluni casi per il suo bene ed in altri per consentire ai figli di avere meno impegni… (oppure entrambi)
E se la badante non è italiana? È vista come una persona estranea, lontana per provenienza e cultura; persone che parlano una lingua diversa dalla propria, che hanno abitudini diverse, che cucinano e mangiano in modo differente.
Soprattutto, in un primo momento, tutto questo può provocare nella persona anziana atteggiamenti di sospetto, diffidenza e rifiuto.
È necessaria in chi assiste, comprensione, pazienza e un costante impegno per farsi accettare, benvolere ed abbattere le diffidenze.
In Italia la persona anziana non è sempre oggetto di rispetto e di considerazione. L’anzianità spesso, si accompagna ad un progressivo ritiro dalla vita pubblica e dalle relazioni sociali.
👴👵 L’anziano: un vero e reale valore 💰!
La DIFFIDENZA diventa per l'anziano una, se non l'unica, arma di difesa! L'unico antidoto: LA COMPRENSIONE e L'AFFETTO! ... E MAGARI UN CAGNOLINO!!!
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