- 🙊 Il bel tacer mai fu scritto
- 🥚 Chi si scusa si accusa!
- 👐 Una mano lava l’altra!
- 🍴 Cane non mangia cane!
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“Excusatio non petita, accusatio manifesta”
(il sottotitolo)
“La prima gallina che canta ha fatto l’uovo”
Questa locuzione latina origine medievale, nella sua traduzione letterale vuol rimarcare che una “Scusa non richiesta è una accusa manifesta“, forma proverbiale in italiano insieme all’equivalente “Chi si scusa si accusa“.
Il senso è palese: se non hai niente di cui giustificarti, non scusarti. Affannarsi a giustificare il proprio operato senza che sia richiesto può infatti essere considerato un unico indizio del fatto che si abbia qualcosa da nascondere, anche se si è realmente innocenti.
Già San Girolamo, nelle sue lettere (Epist. 4) avvertiva:
“dum excusare credis, accusas“
“mentre credi di scusarti, ti accusi“
Sui decreti sul condono assoluta disinformazione. Ascoltiamo la spiegazione di prima mano di Salvini e Di Maio
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Decreto fiscale, Conte spiega la ‘manina’ e Salvini mostra la sua
Per spiegare le polemiche sulla ormai celebre ‘manina’, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è voluto intervenire in prima persona nella conferenza stampa seguita al consiglio dei Ministri che ha approvato definitivamente il dl fiscale. Ma prima che prendesse la parola è preceduto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini che ironicamente ha mostrato la sua, fasciata a causa di un infortunio.
di Francesco Giovannetti
Così Salvini dice la sua di verità, da lasciare agli atti, su come sono andate le cose durante il Consiglio dei ministri del 15 ottobre. “C’erano due persone protagoniste di quel Consiglio dei ministri dal quale è nato quel decreto fiscale che ora fa inorridire qualche amico M5s. Uno leggeva e uno scriveva, uno leggeva e uno verbalizzava il testo incriminato. Chi leggeva il testo relativo al cosiddetto condono, che non c’è, era il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha tutta la mia stima. Lui leggeva, e di lui mi fido. E chi verbalizzava? Luigi Di Maio, altra persona coerente e corretta, con cui conto di lavorare bene altri cinque anni“. La domanda, continua il vicepremier, è dunque una sola: “Chi leggeva non leggeva abbastanza bene o chi scriveva non ascoltava abbastanza bene?“.
COME VOLEVASI DIMOSTRARE:
“Excusatio non petita, accusatio manifesta“
Due spiegazioni contrastanti, velate da una malafede diffusa che permea ogni singola parola…
Un fare tra “il detto ed il non detto” quello di Luigino, un rimando alla vecchia politica (quella peggiore)… giustificazioni che (da ambo le parti) sottendono una grande coda di paglia!
…Peccato che gli elettori di questi due partiti non lo capiscano veramente, ancorché non sia per nulla complicato…
🕊 VICOLO delle poesie (…o poesie nel vicolo)
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