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Dignità

Libertà, moralità, valore e consapevolezza
È il valore intrinseco dell’esistenza umana che ogni uomo, in quanto persona, deve essere consapevole di dover rappresentare. Sono i principi morali e la necessità di mantenerli come capisaldo, in modo libero, sia per sé stessi e per gli altri, attraverso il rispetto; tutto nella consapevolezza di doverli anche tutelare quando vi è chi li calpesta 👣.
Dignità e umanità sono quindi termini sovrapponibili collegati alla libertà dell’individuo di potersi esprimere senza vincoli di sorta.
«L’unico e sufficiente titolo necessario per il riconoscimento della dignità di un individuo è la sua partecipazione alla comune umanità» |
La dignità è quindi un concetto che rinvia all’idea che «essa sia qualcosa che è dovuta all’essere umano per il semplice fatto che egli è umano, ossia che esista».
Tutti gli uomini, senza distinzioni di età, stato di salute, sesso, razza, religione, grado d’istruzione, nazionalità, cultura, impiego, opinione politica o condizione sociale meritano un rispetto incondizionato, sul quale nessuna “Ragion di Stato“, nessun “Interesse Superiore“, “Razza“, o “Società“, può imporsi!
«Se la persona non può essere separata dalla sua dignità neppure il diritto può prescinderne o abbandonarla» |
Papa Bergoglio, correla la dignità dell’uomo al lavoro, ma non solamente!
Dignità = lavoro+realizzazione
Sostiene che ogni uomo è “un fine in se stesso“, egli possiede un valore non correlato a quello che produce, ma intrinseco al modo in cui lo crea, ossia attraverso il lavoro e grazie alla forza con la quale egli si realizza:
«Le persone sono meno importanti delle cose che danno profitto ed a coloro che hanno il potere politico, sociale, economico.
A che punto siamo arrivati? Al punto che non siamo consci della dignità della persona; della dignità del lavoro… Dove se non c’è lavoro manca dignità. » |
(Papa Francesco, omelia a Santa Marta del primo maggio 2013) |
Resilienza

è la capacità di adattarsi al cambiamento…
- è la capacità di assorbire energia di deformazione elastica
- è la capacità di adattarsi alle condizioni d’uso e di resistere all’usura in modo da garantire la disponibilità
- è la capacità di autoripararsi dopo un dolore
- è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici
- è la capacità intrinseca di modificare il proprio percorso prima, durante e in seguito ad un cambiamento, in modo da poter continuare a vivere.
Il valore delle PAROLE
In Palombella Rossa Nanni Moretti gridava: “le parole sono importanti. Più passa il tempo più mi accorgo che le parole in Italia hanno perso il loro peso specifico. Si può dire di tutto, tanto poi si può modificare, rinnegare, smentire di averlo detto o pensato. Le parole non sono più pietre, sono nuvole. E sgomenta il fatto non che ci siamo abituati, ma che si mettono insieme le frasi così, gettando le prime parole che vengono in testa”
… e ancora
“Le parole sono importanti! Chi parla male pensa male, e vive male”
Usare certe parole, e non altre, significa scegliere di sollecitare determinate emozioni e non altre, può voler dire creare speranze e illusioni.
Le parole possono ma non devono assunere il valore di slogan ed essere usate a mero fine di marketing.
Si pensi che negli ultimi anni la politica ha creato leggi, leggine e decreti assegnando loro dei nomi specifici, andando a scomodare parole e termini tutt’altro che rappresentativi della legge stessa, ma sicuramente di grande effetto 💥:
- DECRETO DIGNITÀ 🤥
- LEGGE SULLA BUONA SCUOLA 🏚
- DECRETO DEL FARE 😪
- JOB ACT ☔
- FISCO AMICO 🕵️♂️
- VIVI FACILE 🏥
Le parole stanno perdendo il loro significato, ed è pieno, là fuori, di gente che parla a vanvera, come se le parole non avessero peso, non fossero in grado di ferire e scavare solchi. Come se tutto fosse uguale a tutto, e quindi una parola vale l’altra.
Le parole spesso fanno male, e se le si sbaglia come nulla si rovinano giornate, settimane, mesi…
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