ℹ INPS: i conti non tornano…🤔 Ma è proprio vero che gli immigrati servono per le casse dello Stato?

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Secondo il signor Tito Boeri 😲, presidente INPS (noto anche come “er bomba 2, la vendetta”);

  • “La riduzione dei flussi migratori porterà una forte riduzione dei contributi”.
  • “Il sistema pensionistico non è in grado di adattarsi alla diminuzione dei contribuenti legata al calo dei nati in Italia”.
  • “Il problema – ha continuato – è serissimo e dell’immediato. Volenti o nolenti l’immigrazione può darci un modo di gestire questa difficile transizione demografica. Avere immigrati regolari ci permette di avere flussi contributivi significativi”.
  • “L’arrivo di migranti comincia ad essere non più sufficiente a controbilanciare il calo degli autoctoni”.
  • “Anche se gli italiani ricominciano a fare i figli, ci vorranno almeno 20 anni prima che comincino a pagare contributi”.

Che dire?

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Cosa rispondere?

La disoccupazione in Italia rappresenta l’11% circa.

6 milioni di inoccupati:

  • 3,07 milioni di disoccupati, che cercano disperatamente, a cui si aggiungono
  • 2,99 milioni di persone che sognano un impiego, ma non si attivano per trovarlo.

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Come è possibile affermare che il calo dell’immigrazione porrebbe in crisi il sistema pensionistico???

I numeri non tornano e le affermazioni ancor meno

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È anomalo che in Italia una tale disoccupazione non riesca a coprire i posti di lavoro che invece accettano gli immigrati!

Le considerazioni sono moltelici e tutte richiederebbero intere pagine di analisi volte a sviluppare le singole questioni:

  1. quali sarebbero le occupazioni ricoperte dagli immigrati, senza i quali le medesime posizioni non sarebbero occupabili da cittadini italiani?
  2. quali sono le condizioni occupazionali (stipendio, orario, diritti garantiti) che vengono offerte dai datori e conseguentemente accettate dagli immigrati?
  3. si è sicuri che alla base di questo fenomeno (molto strano) non vi sia il fatto che gli immigrati occupano più facilmente determinati posti, non particolarmente ambiti dagli italiani, in ragione che essi accettano condizioni deteriori e talvolta assurde? In pratica: gli immigrati si sfruttano più facilmente?

È appurato che vi sono milioni di italiani che hanno bisogno di lavorare e che non riescono ad immettersi in questo mondo 🌍…

È parimenti sicuro il fatto che non vi è nessuna incentivazione, da parte dello Stato, affinché aumentino veramente i vantaggi per un datore di lavoro nelle assunzioni REGOLARI (e non parzialmente regolari e/o fittiziamente tali)!

In Italia non vi sono sufficienti controlli 😪 e idonee repressioni e sanzioni volte a tutelare i lavoratori, non tanto nei termini del vituperato art. 18 dello Statuto dei lavoratori, quanto piuttosto al fine di bloccare e debellare fin da subito il lavoro “parzialmente in nero” (lavoro grigio).

Smascherare il lavoro totalmente in nero è molto semplice se lo si vuole, farlo con il lavoro parzialmente in nero è difficilissimo e probabilmente si tratta della maggioranza dei casi.

Uno dei tanti studi 📑 INPS dice:

Gli stranieri accettano professioni umili, sono flessibili e non rubano il posto a nessuno… fanno lavori che gli italiani non fanno.

(I protagonisti dello studio sono 227mila lavoratori di 107.000 imprese (esclusa l’agricoltura) emersi grazie alla più grande sanatoria mai effettuata in Italia, quella voluta a settembre del 2002 dal secondo governo Berlusconi che regolarizzò circa 600mila persone)

Raccoglitori di mele senegalesi della Val di Non, conciatori di pelli nigeriani del Veneto, facchini indiani di Reggio Emilia, sikh che allevano le bufale in Campania, pescatori tunisini di Mazara del Vallo, camionisti albanesi e romeni… e ancora: nelle cave, sulle strade a rifare asfalti, nelle corsie degli ospedali, fino alla cura dei vecchi come badanti e dei bambini come babysitter e delle case come colf e giardinieri… Loro fanno i mestieri che gli italiani rifiutano??? Basta raccontare una loro giornata di lavoro in Italia per verificare che cosa realmente succede…

OVVIO: TRA LE RAGIONI VI È SICURAMENTE CHE GLI ITALIANI SONO MENO PROPENSI ALLO SFRUTTAMENTO, SPESSO ILLEGALE, INSOSTENIBILE E ASSURDO PROPOSTO DAI DATORI DI LAVORO DI DETERMINATE CATEGORIE. 

🤥 La simulazione del contratto di lavoro

Può accadere che tale divergenza tra volontà e dichiarazione sia voluta dalle parti, siamo quindi dinanzi ad una “simulazione” in forza dell’art.1414 cod.civ. che la disciplina. Le parti, in tal caso, possono celare dietro un determinato accordo, o un accordo totalmente diverso (il c.d. contratto dissimulato) oppure addirittura nessun contratto.
Rischi+legati+alla+vulnerabilità+della+forza+lavoro
Dove cercare il lavoro sommerso….
Ovviamente, vanno rispettate le previsioni codicistiche inerenti la forma del contratto simulato, la quale deve rispettare la stessa forma del contratto voluto. Non si deve, necessariamente, concretizzare un contratto in frode alla legge: la simulazione non deve essere posta in essere per celare un fine illecito. Qualora un contratto simulato sia posto in essere per non rispettare tutte le norme imperative e le garanzie apposte dalla legge a favore dei lavoratori subordinati (ore massime giornaliere/settimanali/mensili, rispetto delle retribuzioni, giorni di riposo e ferie spettanti, versamento dei contributi reali, TFR, ecc…) sia il contratto simulato che quello dissimulato saranno invalidi (es. viene posto in essere un contratto di lavoro autonomo, il quale cela il un contratto di lavoro subordinato per aggirare le garanzie offerte da quest’ultimo) e la disciplina sarà sostituita automaticamente con quella prevista dalla legge. Se invece ad essere illecita è proprio la causa del contratto dissimulato, a quel punto il contratto sarà nullo definitivamente.

Un’ultima riflessione: come si può affermare che la riduzione degli immigrati che arrivano in Italia con i barconi contribuisca attivamente al sistema previdenziale? 

Vorrebbe dire che anche coloro che non hanno diritto di rimanere (pari al 95% degli sbarcati) se ne infischia, rimane in Italia comunque e si sistema con un lavoro… mahcome detto inizialmente le affermazioni sopra riportate, di Tito Boeri, non possono essere credibili, IN QUANTO NON SONO CORRETTAMENTE CONTESTUALIZZATE, basta leggerle con attenzione… diventa altrettanto evidente che talune “sparate” di chi riveste dererminati ruoli non possono avvenire in questi termini, senza un senso, una ratio e quindi per mera PROPAGANDA PERSONALE.

imagesCONTESTUALIZZARE VUOL DIRE ANALIZZARE LE TEMATICHE SOPRA CITATE:

  1. SUL FATTO CHE I NUMERI NON TORNANO, IN RAPPORTO AI DISOCCUPATI ESISTENTI 
  2. SUL FATTO CHE LO SFRUTTAMENTO AGEVOLA SOLAMENTE IL COLLOCAMENTO DEI PIÙ DEBOLI E DISPERATI 
  3. SUL FATTO CHE GLI IMMIGRATI, PRIMA DI ESSERE DI SOSTEGNO (ASSERITO E PRESUNTO) ALLE CASSE DELL’INPS, HANNO UN COSTO ELEVATISSIMO ED ORMAI INSOSTENIBILE PER LO STATO IN TERMINI DI SPESA PUBBLICA NAZIONALE

Questo vuol semplicemente dire che ognuno può e deve avere il suo posto, nei termini giusti e corretti, un assunto che vale per tutti:

  • PER GLI IMMIGRATI REGOLARI ED ONESTI
  • PER GLI ITALIANI CHE HANNO VOGLIA DI LAVORARE
  • PER IL SIGNOR TITO BOERI, “er bomba 2…”
  • … PER TUTTI GLI ALTRI!

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