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Trovare strade alternative, che di fatto riducono l’autonomia del Presidente del Consiglio può non essere necessariamente incostituzionale, bensì semplicemente inaccettabile e vergognoso.

Comprimere le attribuzioni di un soggetto, in questo caso del Presidente del Consiglio dei Ministri, può essere un’operazione che, ove ben pianificata a tavolino, può risultare ineccepibile e talvolta anche ben camuffata!

Nel caso di specie, è sufficiente aumentare l’importanza ed il peso istituzionale delle figure che ruotano e stanno a corollario del Premier, con la conseguenza che la sua stessa immagine e rilevanza si indeboliscano ed egli passi in ombra senza troppo clamore…

Fino ad oggi, dopo poche ore dall’istituzione del nuovo esecutivo, i segnali e la strada intrapresa portano esettamente verso quanto si subodorava nei giorni precedecenti:
- Il Presidente del Consiglio è stato affiancato da ben 2 (due !!!) Vice-presidenti che, guarda caso, sono i due sottoscrittori del “bizzarro” accordo, denominato “contratto per il cambiamento” (precisazione: un cambiamento non è detto che sia sempre e necessariamente in meglio), che stabilisce per filo e per segno cosa dovrà fare il nascente governo.
- Al Presidente del Consiglio hanno affiancato un portavoce scelto e uomo del Movimento cinque Stelle, il gieffino Rocco Casalino, già portavoce del movimento stesso…
- Al Presidente del Consiglio è ora affiancato all’interno del governo da un Sottosegretario che è uomo della Lega, Giancarlo Giorgetti. Ben noto è il ruolo fondamentale che ha il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio all’interno di un esecutivo, al quale appartiene e che lo vede, oltre ai ministri, parte integrante dello stesso…
- Il Presidente del Consiglio, prima di ogni decisione importante avrà d’obbligo di porre al vaglio di un comitato “Lega-M5S” le decisioni da prendere e quindi adeguarsi prontamente a quanto gli sarà indicato, tempo per tempo…
Dovranno ora definirsi altri ruoli e steps fondamentali, quali ad esempio:
- il marionettista che gestirà con perizia anche i movimenti del prof. Giuseppe Conte;
- il tutore che amministrerà il professore stante che, verosimilmente, Salvini e Di Maio avvieranno presto la procedura per la sua interdizione;
- la scelta della residenza presso la quale lo ricovereranno, per farlo uscire solo in occasione delle udienze ed eventi istituzionali… qualche partecipazione a “8 e mezzo”, “Di Martedì”, “Porta a Porta”… Sarà un luogo tranquillo ed immerso nel verde; per Il prof. Conte sceglieranno il meglio!

Si tratta certamente di un governo “improprio“, sul quale sorgono forti dubbi anche sulle autonomie che avranno i singoli ministri, ai quali, teoricamente, sono riservate ben specifiche attribuzioni.
“Non ci sono cattivi reggimenti, ma solo colonnelli incapaci.”
CONSEGUENZE
- Scarsa credibilità internazionale
- Gestione farraginosa e paludosa delle attività di governo
- Incremento degli scontri intestini
Quando ci si trova di fronte una persona si elabora sempre un giudizio sulla sua credibilità, e spesso si è indotti a pensare che la credibilità sia una proprietà intrinseca di quella persona, ossia sua propria. Secondo il sociologo Guido Gili la riflessione psicologica e sociologica contemporanea ha modificato questa prospettiva: la credibilità è qualcosa che viene riconosciuto dagli altri, anche se essa non può prescindere dalle qualità possedute dal soggetto.
La credibilità è sempre una relazione tra emittente e ricevente/pubblico, per cui una credibilità universale ed un discredito universale sono i poli estremi di un continuum sul quale si collocano concretamente tante forme e modi diversi di credibilità. Spesso chi è credibile presso un interlocutore o un pubblico non lo è nello stesso modo e per le stesse ragioni presso un altro, come mostra, in modo estremo ed evidentissimo, il caso di molti leader carismatici. Per i loro seguaci rappresentano delle personalità eccezionali, dotate di qualità quasi sovrumane e di una credibilità illimitata; per gli altri possono apparire come degli esaltati, dei pazzi o dei criminali.

